Pietro Andrea Cappella |
PIEDIMONTE
MATESE. Il Consiglio dei Delegati ha
approvato il bilancio di previsione 2012 del Consorzio di Bonifica del
Sannio Alifano. Convocata dal Presidente Prof. Pietro Andrea Cappella, la
seduta consiliare svoltasi lo scorso mercoledì ha dato il via libera
definitivo all’importante documento finanziario che regolerà la
vita dell’Ente fino al prossimo 31 dicembre. Prima di procedere
all’adozione del previsionale, l’assemblea consortile ha preso
atto dell’insediamento ufficiale dei tre rappresentanti della
Provincia di Caserta, Daniele Ferrucci e Raffaele Ferraiuolo per la
maggioranza, e Amedeo Insero per la minoranza, designati dal presidente
Domenico Zinzi alla fine dello scorso mese di novembre, su indicazione della
conferenza dei capigruppo in seno al Consiglio provinciale, e la cui nomina
è stata poi ratificata nelle ultime settimane dal governatore della
Regione Campania Stefano Caldoro. Ai neo delegati che, per la prima volta,
hanno preso parte ai lavori consiliari, il presidente Cappella ha rivolto
“il benvenuto e l’augurio di buon lavoro”,
esprimendo nel contempo l’auspicio di “poter lavorare
insieme ed in maniera proficua, come già sta avvenuto con il
Consiglio in questo primo anno dall’insediamento, per la risoluzione
delle tante problematiche che attanagliano il Consorzio e per favorire
un’offerta sempre migliore in termini di servizi e ausili agli utenti
che sono la nostra stella polare”, e ribadendo ancora una volta
“l’invito alla collaborazione rivolto a tutti i consiglieri,
senza alcuna distinzione, all’atto della mia nomina a presidente
dell’Ente perché sono convinto che solo marciando uniti,
potremo arrivare lontano”. Quindi, è toccato sempre a
Cappella illustrare le linee guida del bilancio di previsione 2012, il cui
schema era stato già adottato nelle scorse settimane dalla
deputazione amministrativa, e spiegare nel dettagli gli elementi di
“una cura dimagrante” sotto il profilo dei costi
eccessivi e delle spese superflue che ora sono state drasticamente tagliate.
“Abbiamo trovato una situazione finanziaria certamente non facile
quando abbiamo assunto la guida dell’Ente lo scorso anno –
ha esordito il presidente dinanzi all’assemblea – come hanno
certificato anche gli ultimi due conti consuntivi degli anni 2010,
già approvato da questo Consiglio, e del 2011, in fase di adozione,
che si sono chiusi con un notevole disavanzo di amministrazione che noi oggi
siamo chiamati a ripianare. Con senso di responsabilità, abbiamo
deciso di porre un freno alle continue perdite, a rischio anche di essere
impopolari verso i dipendenti, ma riteniamo sia doveroso nei confronti degli
agricoltori risanare il Consorzio partendo proprio da questo 2012 che
vogliamo chiudere almeno in pareggio. In tale ottica, si inserisce un
piccolo ma necessario taglio delle giornate lavorative per i dipendenti
stagionali che riguarderà solo quest’anno, così come
anche per i dipendenti interni abbiamo proceduto alla drastica riduzione
delle ore di straordinario e dei rimborsi kilometrici al fine di non creare
disparità tra che presta servizio presso il nostro
Consorzio”. Ma Cappella ha anche ricordato “le
importanti riduzioni dei costi di gestione operate in vari ambiti,
dall’abbattimento delle spese legali legate all’ingente
contenzioso che grava sull’Ente, la cui difesa gratuita è stata
affidata da noi all’Anbi, al taglio dei costi per le progettazioni e
per la sicurezza sul lavoro, senza contare l’attività di
recupero dei crediti che vantiamo nei confronti dell’Inps e
dell’Equitalia, che abbiamo sollecitato a recuperare coattivamente le
somme non pagate dai contribuenti morosi, oltre a numerose altre misure che
verranno attuate nei prossimi mesi ma senza mai danneggiare gli agricoltori,
i cui ruoli sono stati solamente adeguati all’indice inflazionistico
dell’Istat e al coefficiente dettato dalla finanziaria regionale e,
quindi, obbligatori per legge”. Infine, il presidente ha chiarito
che “non vi sono posti di lavoro che il Consorzio può dare
in questo momento di particolare difficoltà atteso che il nostro
sforzo è proteso unicamente a mantenere i livelli occupazionali
esistenti”. Nonostante il voto contrario espresso dai 5
rappresentanti della Riscossa, a fronte dei 20 favorevoli della maggioranza,
dai consiglieri Giuseppe Di Cerbo e Ferraiuolo è arrivato comunque un
contributo fattivo e la piena disponibilità a collaborare con la
deputazione amministrativa per incidere ulteriormente sui costi di gestione
e funzionamento del Consorzio e per restituire quanto prima le giornate
lavorative agli stagionali.
Pietro
Rossi