Piedimonte Matese.
Presso il Convitto dell’Istituto Tecnico Agrario di Piedimonte Matese si è
svolto un incontro tecnico per la presentazione dei risultati del Progetto
sperimentale denominato “Frutta Antica
del Matese” per la tutela e la valorizzazione della biodiversità dell'area
matesina. Dopo i saluti del Prof. V. Di
Franco, Preside I.S.I.S. “A.S. Coppola” hanno portato il loro saluto Ettore
Corvino Assessore all’Agricoltura della Provincia di Caserta; Giuseppe Falco, Presidente del Parco
Regionale del Matese; Fabizio Pepe,
Presidente della Comunità Montana "Zona del Matese"; Pietro Cappella, Coordinatore del
GAL Alto Casertano e Angiolo Conte
del CeSA di Vairano Patenora. I lavori dell’incontro tecnico moderati dal
Dott. I. Santangelo, del SeSIRCA
Regione Campania hanno avuto come relatori
ufficiali Pietro Fusani, del C.R.A.
- Unità di Ricerca per la Frutticoltura Caserta e P. Rega, del C.R.A. -
Unità di Ricerca per la Frutticoltura Caserta, mentre le conclusioni sono state
affidate al Sen. Carlo Sarro. Frutta
Antica del Matese è un progetto di ricerca applicata e di azioni promozionali
correlate, coordinato dal Dott. Pietro
Fusani del C.R.A. - Unità di Ricerca per la Frutticoltura Caserta, avente
come obiettivo il recupero e la valorizzazione di antiche varietà da frutto
presenti nell’area del Matese. Nato nel 2009 da un’iniziativa del Comune di San
Potito Sannitico, concretizzatosi nel 2010 con una convenzione tra la Regione
Campania (Settori SIRCA e STAPA-CePICA di Caserta) e il CRA-Unità di Ricerca
per la Frutticoltura di Caserta, il progetto fa parte di Montagna Viva,
programma di sviluppo per i territori montani della Regione Campania. Partner dell’iniziativa
sono il Parco Regionale del Matese, i Comuni delle province di Caserta e
Benevento compresi nel territorio del Parco del Matese; l’Istituto Agrario
“A.S. Coppola” di Piedimonte Matese e il GAL Alto Casertano. I relatori hanno
illustrato i risultati dei
primi due anni di attività, che hanno portato all’ individuazione di circa 200
accessioni, costituite da piante sparse perlopiù delle specie pero e melo,
seguite nell’ordine da ciliegio dolce, susino, cotogno, ciliegio acido, sorbo,
pesco e albicocco. Il progetto prevede, inoltre, l’ ampliamento dell’area
d’indagine e reperimento di nuove accessioni, il coinvolgimento di agricoltori
locali e realizzazione di impianti frutticoli sperimentali e produttivi. Le
specie di frutto selezionate faranno parte dell’ allestimento di un impianto a
fini conservativi (collezione germoplasma) presso l’I.T.A.S. di Piedimonte
Matese.
Pietro Rossi