BUROCRAZIA FOLLE PER UN PENSIONATO: RACCOMANDATA PER RISCUOTERE 60 CENTESIMI !
Piedimonte
Matese(Caserta)- Non è uno dei
tragicomici film interpretati da Totò e Fabrizi. E’ successo tutto realmente. Per
recuperare 60 centesimi(non dovuti) una società del gas ha speso quasi 4 euro
per inviare la raccomandata ad un pensionato casertano, invitato a pagare con
tre modalità, entro 10 giorni la ragguardevole somma da versare (1°)in contanti,
nella sede della società(fuori regione) a Cassino, in provincia di Frosinone,
distante oltre 50 km da Piedimonte Matese, in provincia di Caserta; (2°) a
mezzo cc postale; (3°) tramite Bonifico Bancario. “Nulla ricevendo entro il
termine sopra citato, ci vedremo costretti a sospendere l’erogazione del gas ed
avviare l’azione legale per il recupero del credito. Per i clienti che
beneficiano della copertura assicurativa integrativa, verrà inoltre sospesa
detta copertura!”. Questa la parte finale del sollecito ricevuto dall’incredulo
Vincenzo Caprarelli. La curiosa vicenda, tipicamente italiana, figlia del
mostro burocrazia, comincia qualche settimana fa: il protagonista è un tranquillo pensionato che si divide tra patria del tortellino e quella della mozzarella di bufala(come
l’invito a pagare inviato dalla società del gas). Come è andata signor
Vincenzo? “Preciso che, sono nato a Piedimonte Matese e vivo da anni a Bologna:
ho casa, qui a Piedimonte, che raggiungo diverse volte in un anno, con mia
moglie, essendo pensionato. L’incredibile vicenda comincia poche settimane fa.
Ero su a Bologna, a casa di mio figlio. Ricevo la telefonata di mia cognata, e
mi dice che è arrivata una raccomandata a me indirizzata, inviata da Modena. Ho
pensato subito che il contenuto fosse una multa, beccata a Modena, dove mi reco
spesso con il gruppo di miei amici, amanti della buona tavola. E siccome ho la
residenza qui, pensando subito alla multa , mi sono precipitato da Bologna a
Piedimonte Matese, per mettere eventualmente le cose a posto. Arrivato qui, ho
aperto la busta ed ho trovato la sorpresa. Di cosa si trattava? “Era la società
che mi forniva il gas fino ad un anno e mezzo fa” Cosa chiedeva? Chiedeva la
restituzione di “ben” 60 centesimi: invito a pagare arrivato tramite
raccomandata che costa 3,50 euro, per recuperare l’iperbolica cifra(ndr.60
centesimi). Il tutto da versare tramite bonifico bancario, oppure recandosi in
altra provincia di altra regione(Lazio), per pagare in contanti. Pena, la
sospensione della fornitura del gas(ad un anno dalla regolare disdetta
presentata da me), e di avviare azione legale per recuperare il grande credito!
Mi chiedo: Come è potut succedere una
cosa del genere? Per recuperare 60 centesimi, spendere 6 volte la cifra per
inviare la raccomandata, intimando azioni legali, costringendo pensionati come
me ad avere il batticuore e correre da Bologna a Piedimonte? Quel burocrate che
ha dgtato la lettera non faceva prima a mettere mano al portafoglio e versare i
60 centesimi? Avrebbe recuperato tempo prezioso ed evitato la fibrillazione al
malcapitato e poco sereno Caprarelli, che
vorrebbe incontrare il burocrate per dirgliene quattro! Anzi, dare 60…cef,
scusate centesimi al cieco burocrate!
Giuseppe Sangiovanni