PIEDIMONTE MATESE. Dai primi accertamenti del caso si evince che fenomeno tellurico del 29
dicembre scorso chiaramente avvertito in tutta la Regione Campania e zone
limitrofe Molise, Abbruzzo e Lazio, ha causato significativi danni al
patrimonio immobiliare con la chiusura di luoghi per il culto e la adozione di
ordinanze di sgombero, in attesa della
conclusione delle operazioni di verifica strutturale, di alcuni edifici
pubblici e privati. Mentre la sequenza sismica fra le
province di Caserta e Benevento, con epicentro come detto nell'area del Matese
è ancora in corso, come si rileva dai costanti dati forniti dal Centro Nazionale Terremoti dell'Ingv, i controlli dei Vigili
del Fuoco e della Protezione Civile continuano senza sosta nell’intera area del
sisma. Ai comuni dell’area interessata dall’evento sismico,
sono pervenute numerose richieste di interventi e sopralluogo da parte di
cittadini che segnalano la presenza di danni alle rispettive proprietà
immobiliari. Considerando che gli effetti del terremoto, per la loro natura ed
estensione, devono essere affrontati con interventi tecnici urgenti e
straordinari e rilevato che ricorrono tutte le condizioni per la dichiarazione
dello stato di calamità naturale in quanto l’evento in parola ha
determinato “l’insorgere di situazioni che comportino grave danno
o pericolo di danno alla incolumità delle persone e ai beni e che per la loro
natura o estensione debbano essere fronteggiate con interventi tecnici straordinari” come previsti dall’art.
1 della legge 8 dicembre 1970 n. 996 i Sindaci del Matese, Giuseppe Avecone Sindaco del
Comune di Alife, Vincenzo Cappello Sindaco del Comune di Piedimonte Matese, Mario Fiorillo Sindaco del Comune di Gioia Sannitica, Francesco Imperadore Sindaco del Comune di San Potito Sannitico; Giuseppe Mallardo Sindaco del Comune di San Gregorio Matese e Antonio Montone Sindaco del Comune di Castello del Matese,
tutti con epicentro accertato nei rispettivi territori di competenza, hanno
chiesto agli organi competenti la dichiarazione di calamità naturale. In un
documento congiunto i sei sindaci del Matese, hanno chiesto, inoltre, una proroga, per i suddetti comuni, della
scadenza prevista dall’avviso pubblico relativo all’Accelerazione della spesa
dei Fondi strutturali della Regione Campania, in modo da poter inserire nelle
istanze da presentare le priorità verificatesi a seguito dell’evento sismico
del 29/12/2013 e altresì di rivedere la programmazione dei Fondi strutturali,
prevedendo una quota di finanziamento da destinare esclusivamente ai comuni
interessati dal sisma, tale da poter dare una risposta alle popolazioni colpite
e mettere in sicurezza in tempi rapidi, scuole ed edifici pubblici, le
abitazioni private e i luoghi di culto
maggiormente colpiti.
Pietro Rossi