Unione Italiana
Lavoratori Pubblica Amministrazione
Coordinamento
Regionale Ministero Beni e Attività Culturali del Molise
ISERNIA. Al grido di “ARRESTATE I VIOLENTATORI DEL TERRITORIO“, domani, sabato 24 novembre 2012 alle ore 9.00, ci recheremo a Vairano
Scalo, in provincia di Caserta, per sostenere la lotta che i comitati, i
movimenti ed i sindaci del casertano, unitamente ad altri soggetti molisani,
stanno portando avanti al fine di scongiurare la costruzione di una centrale
turbogas nel comune di Presenzano di 810 megawatt. Più che di una centrale,
bisogna parlare di un vero e proprio mostro, piazzato nel bel mezzo dell’ex
pianura fertile dei comuni del casertano, vicino al fiume Volturno, dove già
insiste, prepotentemente, una centrale Enel idroelettrica che, con il suo
invaso, ha trasformato irreversibilmente il clima, la flora e la fauna di
quelle zone. Una Pianura Padana del sud dove, invece che il sole della
Campania, campeggia la nebbia nordica, dove anche le piccole lontre arrancano e
gli animali da cortile e da latte “sopravvivono”. Dove una volta c’era una
bella montagna a ridosso del ridente (ex) paesino di Presenzano, oggi,
nonostante i milioni di euro erogati al comune, nulla si è fatto per
mimetizzare quegli odiosi giganteschi tubi verdi che percorrono interamente il
crinale per trascinare acqua da monte a valle e viceversa. Un patrimonio
paesaggistico pesantemente compromesso e che potrebbe definitivamente
soccombere con la realizzazione della centrale voluta dal colosso Edison e,
colpevolmente, da amministratori traditori del loro territorio e della loro
gente. Ma anche di altre genti, quelle limitrofe, le stesse che non sono state
coinvolte in questa scelta scellerata e che oggi, nonostante la loro avversità,
si vedono costrette a subire un oltraggio mai desiderato. Fra questi, non
secondi, troviamo anche le popolazioni del Molise, in particolare della
provincia di Isernia, del venafrano, della valle del Volturno le quali non
saranno risparmiate dall’aggressione e si vedranno trascinate nella morsa di
un’aria rarefatta ed altamente inquinata già in odore di polveri sottili e di
diossina. E che dire del fiume Volturno, uno dei più importanti d’Italia, un
fiume che ha fatto la storia del risorgimento nazionale, linfa vitale per
uomini, animali, pesci e soprattutto per quell’economia ridotta al lumicino
data dall’agricoltura, una volta fiore all’occhiello del centro sud? Cosa
resterà di questo corso d’acqua già preda di delinquenti avvelenatori con i
loro versamenti pericolosi dopo che, l’ennesima sconfitta dell’uomo, permetterà
agli affaristi di turno di sfruttare le sue acque per scopi, non sempre chiari,
e per far funzionare il “megamostro”? E allora, difronte all’assassinio
dell’ambiente, alla distruzione del paesaggio, all’oltraggio delle semine,
all’avvelenamento dell’aria, allo stupro dei fiumi e del suo ecosistema,
all’aggressione vigliacca di uomini e donne e alla cancellazione della storia,
non restiamo inermi, muoviamo quel che rimane del nostro sentire e portiamoci
con convinzione a Vairano e Presenzano consapevoli di dover far fronte ad un
attacco senza pari al nostro vivere. Coinvolgiamo i nostri amici, parenti,
vicini, corregionali e non, facciamo in modo che domani alle 9 di mattina, i nostri
cugini campani possano sentirsi abbracciati da uomini, donne e bambini ultimi
difensori di un bene non barattabile. Domani potrà essere il giorno buono per
vedere anche il sindaco di Presenzano prendere la parola e dire di aver
commesso un grave errore, di voler riparare e di battersi affinché le carte
colpevolmente prodotte riprendano la strada del ritorno, così come si conviene
ad un rappresentante della cosa pubblica e ad un cittadino esemplare. Se così
non sarà, noi continueremo la lotta ad oltranza e senza cedimenti, lui ne avrà
vergogna e colpa vita natural durante. E noi non dimenticheremo!
IL SEGRETARIO REGIONALE
Emilio Izzo