04 ottobre 2012

RIFONDAZIONE COMUNISTA DICE NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA E CHIEDE L’ISTITUZIONE DI UN’AZIENDA SPECIALE PER IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO.



PIEDIMONTE MATESE. Viste le ultime discussioni sollevate dai gruppi consiliari “Progetto Civico per Piedimonte” e “Piedimonte Democratica in merito al servizio idrico integrato e la relativa bollettazione, il Partito della Rifondazione Comunista di Piedimonte Matese è intervenuto sulla vicenda con un proprio comunicato. Ci è gradito, riferisce la nota del PRC, rinfrescare la memoria dei concittadini piedimontesi riguardo le azioni politiche a gli atti amministrativi di coloro che hanno mal governato e di coloro che mal governano la nostra città. Ricordare la compagine forzista capeggiata dall’attuale Sen. Carlo  Sarro quando sosteneva fortemente la privatizzazione del servizio idrico locale. Ricordare quando nel periodo referendario (referendum acqua pubblica) i giovani del PDL scendevano in piazza per opporsi al referendum  e per sostenere le tesi del non voto. Ricordare quando gli stessi, nelle vesti di avvenenti squadristi moderni, cercavano di notte di coprire e sabotare la regolare affissione dei manifesti referendari con squallido e ridicolo materiale propagandistico. Di quel periodo, continua la nota, così critico e decisivo per le sorti del principio di acqua bene comune, noi non dimentichiamo neanche il totale disinteresse del PD locale e nazionale nei confronti di una battaglia civile e democratica vinta dal popolo sovrano. La realtà è che oggi l’attuale amministrazione Cappello porta avanti le stesse tesi proposte per anni dal centro destra. Non a caso attualmente il centrosinistra di Bersani e il centrodestra del Cavaliere Berlusconi sono felicemente a braccetto nel sostenere il governo di Monti insieme agli “intramontabili” democristiani DOC di Casini. La nostra idea, già ribadita allo scorso Consiglio Comunale dal nostro consigliere Prof. Ranieri Vitagliano, è quella di istituire una Azienda Speciale di Diritto Pubblico  la quale permetterebbe al Comune di gestire in maniera diretta il servizio idrico integrato, eliminando così il profitto dei privati su un sacrosanto bene pubblico, così come ribadito e sancito ancora una volta dal popolo italiano. In tal modo si eliminerebbero i tassi usurai attualmente in vigore  del 13%.
Pietro Rossi