PIEDIMONTE MATESE. Viste le ultime discussioni
sollevate dai gruppi consiliari “Progetto
Civico per Piedimonte” e “Piedimonte
Democratica” in merito al servizio
idrico integrato e la relativa bollettazione, il Partito della Rifondazione Comunista di Piedimonte Matese è
intervenuto sulla vicenda con un proprio comunicato. Ci è gradito, riferisce la
nota del PRC, rinfrescare la memoria dei concittadini piedimontesi riguardo le
azioni politiche a gli atti amministrativi di coloro che hanno mal governato e
di coloro che mal governano la nostra città. Ricordare la compagine forzista
capeggiata dall’attuale Sen. Carlo Sarro quando sosteneva fortemente la privatizzazione
del servizio idrico locale. Ricordare quando nel periodo referendario
(referendum acqua pubblica) i giovani del PDL scendevano in piazza per opporsi
al referendum e per sostenere le tesi
del non voto. Ricordare quando gli stessi, nelle vesti di avvenenti squadristi
moderni, cercavano di notte di coprire e sabotare la regolare affissione dei
manifesti referendari con squallido e ridicolo materiale propagandistico. Di
quel periodo, continua la nota, così critico e decisivo per le sorti del
principio di acqua bene comune, noi non dimentichiamo neanche il totale
disinteresse del PD locale e nazionale nei confronti di una battaglia civile e
democratica vinta dal popolo sovrano. La realtà è che oggi l’attuale amministrazione
Cappello porta avanti le stesse tesi proposte per anni dal centro destra. Non a
caso attualmente il centrosinistra di Bersani e il centrodestra del Cavaliere Berlusconi
sono felicemente a braccetto nel sostenere il governo di Monti insieme agli
“intramontabili” democristiani DOC di Casini. La nostra idea, già ribadita allo
scorso Consiglio Comunale dal nostro consigliere Prof. Ranieri Vitagliano, è quella di istituire una Azienda Speciale di Diritto Pubblico la quale permetterebbe al Comune di gestire
in maniera diretta il servizio idrico integrato, eliminando così il profitto
dei privati su un sacrosanto bene pubblico, così come ribadito e sancito ancora
una volta dal popolo italiano. In tal modo si eliminerebbero i tassi usurai
attualmente in vigore del 13%.
Pietro Rossi