PIEDIMONTE
MATESE. L’ex Presidente del Parco Regionale del Matese Giuseppe Falco,
qualche mese fa inoltrò a tutte le forze
dell'ordine e ai Sindaci, una nota in cui si denunciava la cercinatura e il
taglio indiscriminato di alberi nella zona del Parco Regionale del Matese su
segnalazione del CAI e di tanti altri cittadini. In seguito alla denuncia si è
riscontrato l’intensificarsi dei controlli
del territorio ad opera dei locali comandi delle forze dell’ordine. Infatti
proprio nel corso di una di queste operazione predisposte dalla Compagnia
Carabinieri di Piedimonte Matese, finalizzata a contrastare in particolare il
fenomeno dei furti e dello scempio di zone paesaggistiche come quelle del Parco
Regionale del Matese, una persona è stata arrestata con l’accusa di furto
aggravato di legna. L’uomo è stato sorpreso nelle prime ore del pomeriggio dai
Carabinieri della Stazione di San Gregorio Matese e Alife, mentre all’interno
di un’area boschiva demaniale ubicata in località Camporuccio di San Gregorio,
aveva già tagliato circa dieci quintali di legna di faggio, che stavano per
essere caricati su un camion. Si tratta di un 60enne del posto, il quale
è stato arrestato in flagranza di reato e trasferito agli arresti domiciliari.
Oltre al furto l’individuo dovrà rispondere anche del rilevante danno
ambientale causato. Tutta la refurtiva è stata recuperata, mentre il veicolo
utilizzato per il trasporto e due motosega utilizzate per il taglio degli
alberi di faggio, sono stati sottoposti a sequestro. Il problema dell’aumento
dei reati ambientali nella zona del Parco Regionale del Matese e la mancanza di
un distaccamento di Polizia Provinciale fa ritornare l’attenzione su un maggior
controllo del territorio. La Provincia , come ben si sa, ha formato di recente
382 GAV (guardia ambientali volontarie), tra cui circa 30 sono abitanti dei
comuni del Parco Regionale del Matese e come da regolamento provinciale sono
previsti dei distaccamenti tra cui anche uno presso il Parco Regionale del
Matese con 25 unità. Le GAV hanno compiti di polizia amministrativa e possono
essere nominate anche ausiliari di polizia giudiziaria, quindi con l'arrivo
della stagione estiva che porta l'aumento degli incendi boschivi e un maggior
flusso di turisti, di raccoglitori di funghi, tra cui la maggior parte
non sono muniti di apposito tesserino e di appassionati di motocross che
distruggono i nostri bei sentieri e mulattiere già mal tenute, c’è bisogno di
un maggior controllo del territorio. Si auspica al più presto la stipula di un
Protocollo d’intesa per migliorare la cooperazione per il controllo del
territorio tra i locali comandi di polizia locale, le stazioni di Carabinieri,
del Corpo Forestale dello Stato e la Provincia con le proprie guardie
ambientali.
Pietro Rossi