Avv. Luigi Cimino |
PIEDIMONTE MATESE. In un clima di crisi economica generale e di disoccupazione giovanile
dilagante, ove si deve cercare di “tirare avanti”, l’ultima tegola che ci
poteva capitare tra capo e collo è la minacciata soppressione della sezione
distaccata del Tribunale di Piedimonte Matese . Non solo perché, come dicono in
molti, si toglierebbe a Piedimonte Matese l’ultimo baluardo della presenza dello
stato, ma anche, e sarebbe troppo, quel poco di indotto economico che la
presenza di un Tribunale può determinare e, con esso, determinare languore su
languore fino ad aversi gradatamente l’inesistenza di ogni attività. Si
applica,così, il detto che “Le zone povere diventano sempre più povere e quelle
ricche sempre più ricche” o quell’altro che dice che “i soldi vanno dove ci
sono gli altri”. Ora, ribadisce l’Avv. Luigi
Cimino, Presidente dell’associazione avvocati del Foro di Piedimonte Matese, come cittadino ed avvocato che opera
in questa bella e laboriosa cittadina da oltre 35 anni, vorrei sentire attorno
a me la sofferenza di ogni cittadino piedimontese per la soppressione della
sezione del Tribunale, per la perdita di una delle tante caselle che hanno
onorato questa città e che ora rischia di andar via, come il Cotonificio, come
la struttura ENEL, come le svariate attività degli anni ’50 che rendevano
Piedimonte d’Alife una cittadina ridente, laboriosa e ricca, tanto da essere definita “la piccola Svizzera”. Non
vedo, e lo vorrei vedere, l’interesse generale rispetto ad un problema che, se
si avvera, ci impoverisce ancor più e ci rende più orfani di prima; non sento,
e lo vorrei sentire, quell’alito vitale che domina tutti, che ci inorgoglisce e
ci fa operare per salvare ciò che abbiamo. Il Tribunale, conclude l’Avv. Cimino, non è come la sorgente del
Torano che, una volta data alla plaga campana, rinasce e riconfluisce, il
Tribunale è fucina di giustizia che, una volta trasferita, non genererà più sentenze, chiuderà per sempre i
battenti, non farà più parte di un contesto storico-sociale come Piedimonte
Matese, ma andrà a riprodursi altrove, lontano, troppo lontano. E noi rimarremo
a piangere e disperarci. Sarà troppo tardi!
Pietro Rossi