Adelaide Tronco |
“Oggi, a
giorni dalle amministrative, è possibile e doveroso fare un'analisi di quanto
accaduto nel Paese, in previsione delle politiche del 2013 ormai vicinissime.
Il segnale che arriva dalla gente mi sembra chiaro: la vecchia politica è morta,e
prima i partiti tradizionali se ne renderanno conto minore sarà il danno per
questo Paese che rischia di essere lasciato in mano a chi incarna la protesta
ma che poco ha in comune con la capacità di governare un Paese che dovrà
continuare a prendere decisioni coraggiose ed impopolari per uscire dal pantano
della crisi e cominciare a crescere. Due mi sembrano i
sentimenti di protesta della gente emersi da queste elezioni, sentimenti che
devono essere presi in considerazione: l'antipolitica e magari anche il disinteresse, il
disinnamoramento verso la politica espresso da un preoccupante 55 per cento di
astensionismo; in secondo luogo il sentimento antipartitico intercettato dai grillini, fino ad
oggi un non partito contro i partiti tradizionali, che dovrà fare i conti con
la necessità di strutturarsi come un partito e governare come tale. Andando oltre quello che
penso dei grillini, che ora dovranno dimostrare sul campo di che pasta sono
fatti, mi sembra chiaro che i partiti tradizionali devono comprendere che la
gente è stanca, stanca di vedere le stesse facce dire le stesse cose, con le
stesse parole, gli stessi programmi e la stessa metodologia nel rastrellare i
voti in campagna elettorale. Anche
nella nostra provincia, dove è tutto rallentato da una insana e indolente rassegnazione che ci lascia immobili
più a lungo degli altri, il rischio di un voto di protesta e di un distacco
dalla politica è elevato. Allora la classe
politica locale deve avere il
coraggio delle proprie azioni e prendere in mano il proprio futuro e quello di
questa regione e rinnovarsi profondamente. Non bastano più le operazioni di
facciata: accanto a volti nuovi, onesti e credibili, devono essere messe in
campo nuove idee per questa terra, nuovi progetti per l'occupazione. Investire
nei giovani e nelle idee giovani: nella nuova tecnologia, nei nuovi settori
dell'economia, nei nuovi mestieri, affrontare il problema della disoccupazione
intellettuale ed indirizzare le nuove generazioni verso una riscoperta
dell'artigianato e della manodopera specializzata. Una rivoluzione copernicana
della politica e del modo ormai obsoleto di interpretarla e di proporla. Ormai il segnale è
chiaro, il PDL è in frantumi, il PD allo sbando, l'UDC è nebuloso ed
evanescente e in questo marasma emerge chi urla contro tutto e contro tutti ...Allora vi prego, la politica si svegli!
Non aspettate che la gente si esasperi oltre e mandi a casa la vecchia classe
politica con la forza: la parola d'ordine deve essere per tutti rinnovamento,
rinnovamento, rinnovamento!”
Adelaide Tronco
presidente provinciale CLAAI Caserta