CASERTA. Alle
tante modalità di riscossione da parte dell' "Equitalia", ne aggiungiamo un'altra che ha generato
gravi disturbi cardiaci e uno stato di continua agitazione, ma non certo il
suicidio, come avviene quasi quotidianamente per certuni, forse perché il
malcapitato di turno è un avvocato, uno, cioè, che sa "leggere" e
"scrivere", pur se in età avanzata. L' Avv. Ubaldo De Vincentis, ha ricevuto, giorni or sono, "un ennesimo blocco di cartelle, tutte
in una sola volta"con le quali l'Ente mittente, cioè l'"Equitalia", chiede "vari pagamenti, diffidando a pagare
subito, entro cinque giorni dalla ricezione, pena l'esecuzione". L'aspetto
tragico e comico nel contempo, non è rappresentato solo da somme, peraltro già
pagate, ma dal tempo concesso di soli cinque giorni, che si riducono a tre, se
si tiene conto dei giorni che vanno dal venerdì al lunedì, e ancora dal fatto che si tratta di cartelle
che risalgono dal 1993 al 1997, 1999, 2001, 2003, 2004, 2005, 2006, per cui è
da chiedersi se è logico e corretto chiedere pagamenti "entro cinque
giorni" per fatti che risalgono ad oltre venti anni. E, se tali cartelle
le avesse ricevute un anziano pensionato, dalle mani callose e dall'odore della
calce, cosa avrebbe dovuto fare? Sarebbe stato obbligato, comunque, a pagare o
avrebbe dovuto assistere, impotente, ad una forzata esecuzione della propria
casa, costruita con indicibili stenti e privazioni, "storia", questa,
inclassificabile sul piano giuridico, vergognosamente incivile su quello umano.
Ma il nostro avvocato, che non è un evasore, come ha già dimostrato in altre
occasionio, in data 28 maggio 2012, ha sporto denunzia presso la stazione dei
Carabinieri di Caserta, nei confronti dell' "Equitalia", per i reati di abuso di potere, minaccia di
mali ingiusti, ossia di ogni altra ipotesti delittuosa e/o contravvenzionale
che possono emergere, con riserva di costituirsi parte civile nell’ instaurando procedimento penale. Da parte nostra, come
cittadini, coltiviamo la speranza che si faccia piena luce su situazioni
deprecabili ed estremamente pericolose, massimamente per i deboli e gli
indifesi.
Michele
Falcone