On. Aldo Patriciello |
Napoli.Ha
preso il via ieri il 24esimo Congresso del Demyc (Democrat Youth Community) di
Napoli. Fino a domenica 25 marzo ci saranno una serie di incontri incentrati
sul tema di quest’anno “UE
– un’Unione politica o solo un’Unione economica?”. Un appuntamento a cui
prenderà parte l’On. Aldo Patriciello, membro della Commissione ITRE, che
relazionerà oggi pomeriggio, alle ore 17:30 nell’Aula Magna dell’Università
Parthenope, sul concetto di integrazione comunitaria senza tralasciare
l’importante contributo che l’UE, nella sua interezza, sta facendo per arginare
la crisi economica del momento. Insieme all’On.
Patriciello ci sarà anche l’On. Roberta Angelilli, Vice Presidente del
Parlamento Europeo, l’On. Luigi Cesaro, Presidente della Provincia di Napoli,
Stefano Caldoro, Presidente della Regione Campania, il Prof. Claudio Quintiano,
Rettore dell’Università Parthenope nonché il Dott. Antonio De Lucia, Vice
Presidente di Demyc. Un incontro dibattito fortemente sostenuto dal PPE in
collaborazione con la Fondazione Alcide De Gasperi ed i Giovani per la Libertà. “Sono passati anni dal Trattato di Roma del
1957 - afferma Patriciello - e da quella firma tanti obiettivi sono stati
raggiunti ma tanto ancora dovrà essere fatto. Questi incontri vanno nella
direzione giusta che è quella di capire non solo come si è evoluta e come si
evolverà l’UE ma servono ad affrontare temi di estrema attualità che coinvologono
tutti gli Stati membri soprattutto con coloro a cui lasceremo la nostra eredità
vale a dire i giovani. Se andiamo a
ripercorrere la storia del “cantiere-Europa” ci si rende conto che il processo
é stato un susseguirsi di grandi conquiste e di profonde crisi, che si sono
sempre trasformate in opportunità. Concepita nel secondo dopoguerra, l’Europa
si trova oggi di fronte a fattori all’epoca non immaginabili pagando, come nel
caso della recente crisi dell’Eurozona, talune debolezze interne all’UE legate
ad uno dei maggiori risultati conseguiti dall’Europa unita cioè l’Euro. In effetti – continua Patriciello - l’introduzione
dell’euro non ha determinato quel processo di convergenza economica tra i
diversi Paesi europei che inizialmente si dava per scontato credendo che la
mera introduzione di una moneta unica avrebbe determinato convergenze
economiche automatiche; un pericolo previsto ma sottovalutato che oggi,
purtroppo ci obbliga ad affrontare le problematiche dell’Eurozona tutta e in particolare la crisi greca, spagnola ed irlandese
per evidenti disfunzioni interne a tali Stati. Concentrandoci sul tema
dell’incontro di Napoli penso che serva un’Unione più politica per avere i mezzi
necessari a realizzare un’Unione economica. A tal fine il nuovo sistema di Governance
economica intende fornire una risposta alla crisi economica e finanziaria ed
assicurare l’attuazione della nuova strategia dell’Unione per la crescita e l’occupazione
(Europa 2020). A questo scopo voglio ribadire che sono stati adottati o sono in
corso di adozione interventi, legislativi e non, intesi sia a rafforzare i
meccanismi a garanzia della sostenibilità delle finanze pubbliche sia ad
introdurre nuove e più articolate procedure per il coordinamento delle
politiche per la crescita, la competitività e l’occupazione. Nonostante le difficoltà
degli ultimi tempi - conclude
l’Europarlamentare - l’integrazione
economica è una consolidata realtà, ma occorre sviluppare adeguatamente una
dimensione politica basata sulla comunità di intenti e di valori. Sviluppare un
pensiero e trovare un’anima: è forse questa la vera sfida che le istituzioni
comunitarie, fatte per unire ciò che è
simile, per avvicinare ciò che è ancora diverso, hanno di fronte a sé per
riformarsi e rafforzarsi. Protagonisti di questo obiettivo sono i giovani,
custodi di un obiettivo da realizzare con l’impegno di ciascun cittadino
europeo”.
Ufficio Stampa
On. Aldo Patriciello