23 febbraio 2012

VII° INCONTRO BIBLICO-SPIRITUALE: L’APOSTOLO PIETRO


CANCELLO ED ARNONE -  Mercoledì 22 Febbraio u.s. nella parrocchia Maria Regina di tutti i Santi, Don  Sabatino Sciorio ha tenuto il VII incontro biblico-spirituale, approfondendo maggiormente la figura di una delle colonne della cristianità: l’apostolo Pietro. Prima di tutto i fedeli, intervenuti molto numerosi, come sempre, hanno potuto vedere un film che parlava di Pietro e del suo rapporto con Gesù. Un film molto bello e commovente che ha messo in evidenza prima il tradimento e poi la conversione di Pietro. Nato probabilmente a Betsania, sulla riva orientale del Lago di Tiberiade, e vissuto a Cafarnao, dove incontrò Cristo, Pietro era sposato ed aveva un fratello di nome Andrea. Secondo quanto è riportato dal Vangelo di Luca, Simone incontrò per la prima volta Gesù quando questi salì sulla sua barca per predicare a una folla che aveva radunato sulla riva del Lago di Genezaret. Dopo che ebbe finito di predicare, Gesù chiese a Simone di portare la barca al largo per prendere dei pesci. Simone espresse dubbi sul fatto che sarebbero riusciti a pescare qualcosa, perchè avevano pescato per tutta la notte precedente senza prendere niente. Ma alla fine presero un grosso numero di pesci quel giorno e Simone si vergognò di aver dubitato di Gesù. Ad ogni modo, Gesù gli chiese di diventare un discepolo, dicendo “Non aver paura; d’ora in poi sarai pescatore di uomini!”. Simone fu la prima persona a professare la fede che Gesù fosse il figlio di Dio e l’evento accelerò l’adozione del suo nuovo nome, “Pietro”. Gesù predisse che Pietro lo avrebbe rinnegato tre volte dopo il suo arresto. Ancora, la sera prima del Venerdì Santo, Gesù preannunciò ai suoi discepoli che si sarebbero separati da lui quella sera. Pietro rispose: “Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò mai”, Gesù replicò: “In verità ti dico, questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte”.
Pietro in effetti negò di conoscere Gesù, di essere suo discepolo, dopo che egli venne arrestato, allo scopo di evitare di essere arrestato lui stesso. Egli udì quindi il canto del gallo, si ricordò quanto gli aveva detto Gesù: Ma non ricordò che Gesù, pur conoscendo in anticipo il venir meno dei suoi discepoli, non avrebbe mai smentito il suo amore nei loro confronti: diede loro appuntamento in Galilea per quando sarebbe risorto. Dimenticò le insistenti predizioni della risurrezione, le quali assicuravano che la morte non ha l’ultima parola.
La svolta? Le apparizioni del Risorto. Esse furono determinanti per la metamorfosi di Pietro. Furono le vie maestre della maturazione della fede di Pietro e dei singoli apostoli e della formazione della comunità dei credenti. L’evento della risurrezione di Cristo fu il mistero chiave, prima vissuto e poi proclamato dagli apostoli. La via percorsa da Pietro è la più influente perchè è la via della riabilitazione e dell’imitazione del Maestro fino alla morte. Passa da discepolo fedele rinnegatore a pescatore, da pescatore a pastore della comunità cristiana, aprendosi alla presenza vivificante di Gesù risorto. Il cap. 21 del Vangelo di Giovanni indica che Pietro venne martirizzato per crocifissione.
I RINNEGAMENTI DI PIETRO E LA SUA METAMORFOSI (Dal Vangelo di Giovanni)
Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme a un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote ed entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote. Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quest’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare anche Pietro. E la giovane portinaia disse a Pietro: “Non sei anche tu uno dei discepoli di quest’uomo?”. Egli rispose: “Non lo sono”. Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perchè faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava. Allora il sommo sacerdote interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e al suo insegnamento. Gesù gli rispose: “Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto. Perchè interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto”. Aveva appena detto questo, che una delle guardie presenti diede uno schiaffo (Non è inverosimile l’ipotesi dello schiaffo a mano armata con la “chirotea coriacea”, una specie di guanto durissimo. La Sindone mostra che Gesù ebbe un colpo di bastone in faccia, che gli tumefece la guancia e gli ruppe il setto nasale, facendogli uscire molto sangue dal naso) a Gesù, dicendo: “Così rispondi al sommo sacerdote?”. Gli rispose Gesù: “Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male;  ma se ho parlato bene, perchè mi percuoti?”. Allora Anna lo mandò con le mani legate a Caifa, sommo sacerdote. Intanto Simon Pietro stava là a scaldarsi. Gli dissero: “Non sei anche tu uno dei suoi discepoli?”. Egli lo negò e dise: “Non lo sono”. Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: “Non ti ho forse visto con lui nel giardino?”. Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò. (Ma perchè proprio il gallo? Simbolo antico, quale animale che disperde le tenebre). Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. (In realtà è il lago di Tiberiade e si vuol far riferimento alla Galilea, oltre all’associazione ad un altro mare e ad un altro esodo, ossia quello di Mosè che condusse gli Ebrei alla salvezza attraversando le acque del mar Rosso). E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaéle di Cana di Galilea, i figli di Zebeéo e altri due discepoli. (Quindi in tutto sono sette, numero carico di significato religioso simbolico)  Disse loro Simon Pietro: “Io vado a pescare”. ( S’intuisce che Pietro sia il leader del gruppo). Gli dissero: “Veniamo anche noi con te”. Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla. Quando già era l’alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Allora disse loro: “Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete”. (Perchè la parte destra? in un’acqua più limpida e tranquilla). La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci. (Si erano fidati della parola di Gesù ed erano stati premiati). Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: “E’ il Signore!. Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi la sopravveste, (Proprio come aveva fatto Gesù nel corso dell’ultima cena, allorchè si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugamano, se lo cinse attorno alla vita, poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. Questo a significare che Egli si era messo al servizio dei fratelli) poichè era spogliato, e si gettò in mare. (E’ così che avvenne la conversione di Pietro ed egli da semplice pescatore, divenne pescatore di uomini in tutto il mondo)

Tilde Maisto