15 febbraio 2012

AMOROSO: GRANDE SUD A FAVORE DEL DECRETO “EMERGENZA CARCERI”

Paride Amoroso
Il coordinamento Provinciale Grande Sud di Caserta, nella persona del suo coordinatore Paride Amoroso, plaude il voto di ieri alla Camera dei Deputati per il provvedimento “Emergenza Carceri”. Lo rende noto un comunicato stampa del coordinamento Provinciale. “L’intervento di ieri in aula, del nostro On. Marco Pugliese, - prosegue Amoroso - ha esplicato perfettamente l’intento di un provvedimento che, a nostro avviso, è più che mai urgente in questo momento storico.
Infatti, - spiega Amoroso - il decreto alleggerisce l’insostenibile sovraffollamento delle carceri italiane e rappresenta un primo passo verso quella riforma organica del sistema giustizia di cui l’Italia necessita. I circa 206 penitenziari Italiani sono stracolmi di detenuti, molti dei quali devono anche scontare pene per piccoli reati. Ed è per questo che sembra opportuno snellire gli istituti di pena facendo scontare gli ultimi 18 mesi di carcere ai domiciliari. Il provvedimento, quindi, riguarderà circa 3.500 detenuti l’anno. Il testo mette poi uno stop al cosiddetto fenomeno delle porte girevoli, ossia l’entrata e l’uscita dal carcere di chi vi sosta solo per tre giorni. Per ovviare al sovraffollamento si prevede, in prima istanza, la destinazione agli arresti domiciliari degli arrestati in flagranza per reati minori di competenza del giudice monocratico (sono esclusi i soggetti accusati di furto in appartamento, furto con strappo, rapina e estorsione semplici). In seconda istanza i detenuti andranno nelle camere di sicurezza di commissariati di polizia e nelle caserme dei carabinieri. Alcuni hanno avanzato critiche poiché le celle di sicurezza non sono adeguate, ebbene in vista del probabile accorpamento dei carabinieri con la polizia di stato, così come imposto dall’unione europea, ci sarà una spesa minore per l’erario che potrebbe compensare i lavori per l’adeguamento di tali strutture. Altresì, la convalida degli arresti avverrà entro 48 ore e non più entro le 96. Sono poi stanziati 57 milioni per l’edilizia carceraria, visto che la situazione era e rimane esplosiva: se i posti disponibili nei penitenziari sono poco sopra i 45 mila, i detenuti effettivi sommano al momento a oltre 68 mila.
Questo – conclude Amoroso – è solo un primo tassello per una completa riforma del sistema giustizia che, come ha anche evidenziato l’On. Marco Pugliese, deve essere accompagnata dalla revisione della legge delega n.138 che riorganizza la geografia dei Tribunali. Il Tribunale è la casa della giustizia. Non ci può essere giustizia se non ci sono i Tribunali. I Tribunali sono dei presidi di legalità dello Stato, sopprimerli vuol dire favorire la criminalità organizzata soprattutto in alcune aree del Sud.”

Pierluigi Schiavone