Mentre gli italiani
nel 2012 sono chiamati a drastici sacrifici previsti nelle inique misure
contenute nell’ultima manovra: dalle pensioni all’Ici, all’aumento della
benzina e dell’Iva (“Una medicina amara
ma necessaria” ci hanno ripetuto), i parlamentari di ogni colore politico,
arroccati ai loro benefici, si ritrovano tutti uniti nel difendere la “casta”,
non disposti a rinunciare ad alcun privilegio.
E dire che gran parte
dei problemi per i quali l’Italiani si trovano oggi a dover fare i conti è
colpa loro che si sono dimostrati negli anni (decenni) incapaci ed inadeguati a
gestire la cosa pubblica.
La politica quale
corretta amministrazione della “polis” è un’arte che gran parte dei nostri
parlamentari non conosce o ha dimenticato, è stata negli anni trasformata in
una gestione interessata a puri fini elettorali ovvero ad interessi di pochi,
della “cricca”.
Cosa deve pensare il
cittadino che è costretto a vedere in questi giorni in TV questi rappresentanti
del popolo che con fare disgustoso e vergognoso difendono le loro indennità, di
oltre diecimila euro al mese, quando un pensionato, un operaio, sempre che
abbia ancora un posto di lavoro, con poco più di mille euro di stipendio che
non riesce ad arrivare alla metà del mese, viene chiamato a contribuire per
risanare l’economia italiana ?
Perché questi
politici, questi “affaristi” della politica, chiedendo per loro, la loro
“casta”, l’adeguamento degli stipendi alle indennità dei colleghi europei, non
chiedono anche di allineare le pensioni e gli stipendi degli operai e dei
lavoratori italiani agli stipendi dei
colleghi europei ?
Mi vergogno di loro. Questa è gente che non mi
rappresenta, è gente che non rappresenta gli Italiani onesti e laboriosi,
questi rappresentano solo se stessi ed i loro interessi, la dimostrazione
l’abbiamo avuta con la registrazione, se pur scorretta, fatta nel mese di
novembre in Parlamento ad alcuni parlamentari che esplicitamente si
dichiaravano interessati a non far cadere il vecchio governo al solo scopo di
maturare il diritto alla pensione.
Hanno anche il
coraggio di lamentarsi del diffondersi dell’ “onda di antipolitica” e di
discredito che sta colpendo la classe dirigente, una cosa è certa ci sono comportamenti quanto meno discutibili di esponenti
pubblici, e che accanto a queste “mele marce” ce ne sono, purtroppo, poche
buone.
Caserta
12 gennaio 2012 g.rp
COMUNICATO ASSOCIAZIONE CARTA
‘48