Dott. Pietro Cappella |
PIEDIMONTE MATESE. La mancata erogazione dei fondi
regionali ed il ritardato accreditamento delle somme ripartite da parte
dell’assessorato campano all’Agricoltura ma materialmente ancora non depositate
dalla ragioneria della Regione sul conto corrente del Consorzio di Bonifica del
Sannio Alifano, hanno di fatto bloccato il pagamento dei salari di novembre per
i 17 dipendenti interni che ora si ritrovano nella stessa situazione dei 125
operai stagionali che, dopo aver percepito giugno, luglio ed il 50% di agosto,
adesso attendono di riscuotere ancora l’altra metà di agosto e l’intero
stipendio di settembre. Una situazione sempre più insostenibile che ha visto il
presidente Pietro Andrea Cappella
interessare i massimi vertici della Regione Campania, dal consigliere per
l’Agricoltura del Governatore Stefano Caldoro e già assessore al ramo Vito
Amendolara al presidente del Consiglio regionale Paolo Romano, passando per il
presidente della Commissione permanente Bilancio Massimo Grimaldi, della
problematica al fine di ottenere una velocizzazione dell’iter di accreditamento
delle risorse che permetterebbe all’Ente di viale della Libertà di pagare
stipendi, contributi e imposte varie in favore sia degli operai stagionali che
degli amministrativi. In tale ottica, nei giorni scorsi si è tenuto, presso il
Settore Bonifiche ed Irrigazioni dell’assessorato regionale all’Agricoltura, un
vertice operativo a cui hanno partecipato la dirigente Daniela Carella, il
presidente Cappella e le confederazioni sindacali provinciali di categoria di
Cgil, Uil e Cisl per discutere del problema degli stipendi ai 125 stagionali,
tra acquaioli e pompisti. In quella sede, sono state confermate le difficoltà
già anticipate da Cappella ai sindacati locali nel corso di un’apposita
assemblea svoltasi di recente presso la sede del Consorzio, e relative al fatto
che il settore ragioneria della Regione sta seguendo scrupolosamente un
criterio cronologico nella liquidazione dei decreti di assegnazione delle
risorse, con l’Ente consortile che risulta beneficiario di circa 630 mila euro
quale contributi ex Nac per gli anni 2008 e 2009, e di ulteriori 250 mila euro
per le opere di manutenzione degli impianti di irrigazione, i cui provvedimenti
di riparto sono stati emessi lo scorso mese di luglio.
“Stiamo
facendo l’impossibile per risolvere un problema così delicato e stiamo
attivando ogni canale utile per rispondere quanto prima alle legittime
richieste dei dipendenti sia stagionali che amministrativi. – dichiara Pietro Cappella – Purtroppo
anche la Regione Campania sta vivendo una difficilissima situazione economica e
pertanto la liquidazione delle risorse assegnateci tarda ad avvenire, con la
speranza che quanto prima vengano accreditate le somme per poter poi noi pagare
gli stipendi”. E la drammaticità del quadro finanziario regionale si legge
tutta nella mancata erogazione delle somme per lo stato di avanzamento dei
lavori del I e II lotto del sistema di telecontrollo dell’impianto irriguo a
servizio della Valle Telesina e della piana di Riardo-Pietravairano, con le
opere allo stato ferme al palo seppur finanziate dalla Regione Campania con
fondi europei.
Pietro Rossi