15 ottobre 2009

DOMENICA 18 OTTOBRE L’ASSEMBLEA DELLA GRANDE FAMIGLIA DEI COOPERATORI SALESIANI .




Piedimonte Matese- Dopo gli eventi riguardanti l’Oratorio Salesiano, avvenuti nell’ultimo triennio, riveste particolare importanza l’assemblea generale della grande famiglia dei cooperatori salesiani di Piedimonte Matese che, per tre anni, ha retto con grande passione ed impegno l’oratorio. L’appuntamento per tutti i numerosi cooperatori e cooperatrici è fissato per Domenica 18 ottobre alle ore 15,30 presso la Casa Salesiana di Piedimonte Matese. Di rilevante importanza la relazione del Coordinatore dr. Vincenzo Filetti che illustrerà l’attività svolta nei tre anni a favore dell’Opera e, in particolare, dell’oratorio. L’assemblea è chiamata a rinnovare anche il consiglio direttivo che guiderà l’associazione nei prossimi anni. Il nuovo consiglio sarà composto di 6 membri più il Delegato Salesiano, ed eletto tra i Cooperatori che entro la giornata di oggi, 17 Ottobre, alle 18:00 avranno presentato ufficialmente la loro candidatura al Coordinatore. Questo il programma di Domenica 18 ottobre: ore 15:30 incontro e saluti; ore 16:00 lettura relazione triennale del Coordinatore; ore 16:30 votazioni e proclamazione nuovo Consiglio Associazione Salesiani Cooperatori. Il consiglio uscente è formato da: Avv. Vincenzo Filetti: Coordinatore; Dott. Vincenzo Di Marco: Vice-coordinatore; Dott.ssa Rosetta Di Marco: Responsabile Formazione; Ing. Roberto Sperandio: amministratore; dr. Giovanni Amendola:consigliere. Nel consiglio vi è il Delegato Salesiano nominato dall’Ispettoria Salesiana (fino a nuova nomina è Don Carmine). Nella relazione che farà il Coordinatore Filetti saranno contenute, certamente, tutte le attività che in questo triennio i cooperatori ed in particolare le cooperatrici hanno svolto per la Casa Salesiana e, principalmente, per i giovani dell’oratorio ad iniziare dall’animazione della Santa Messa domenicale, alla formazione dei giovani oratoriani, allo sviluppo del senso civico e del vivere civile, alla catechesi, alla formazione religiosa, culturale e scolastica, allo stare insieme, secondo i dettami del fondatore. Don Bosco ha concepito i cooperatori come Salesiani esterni, come la sua longa manus nel mondo; non legati da voti, né da vita comune, ma con lo stesso anelito e programma di concorrere, ciascuno secondo la propria condizione e le proprie possibilità, alla salvezza delle anime e soprattutto alla cristiana educazione della gioventù. Il Cooperatore è un cattolico che vive la sua fede ispirandosi, entro la propria realtà secolare, al progetto apostolico di Don Bosco: si impegna nella stessa missione giovanile e popolare, in forma fraterna e associata; sente viva la comunione con gli altri membri della Famiglia salesiana; opera per il bene della Chiesa e della società.



Nicola Iannitti