MADDALONI. "La bellezza salverà il
mondo", diceva Dostojevskij. E la
bellezza a cui fa riferimento il Circolo
Alexander Langer di Maddaloni, è quella
propedeutica a una buona politica: "Il centro di una straordinaria
strategia politica di ripensamento della Sinistra". Una bellezza etica,
morale e sociale, prim'ancora che estetica. Antidoto efficace per venir fuori
dalle spire ammalianti e culturalmente micidiali del berlusconismo. Le elezioni
politiche, del 24 e 25 febbraio, rappresentano un segnale chiaro ed
inequivocabile. Se da un lato, l’esito elettorale sconcerta. Sconcerta in primo
luogo il risultato raggiunto dal Pdl. Dall’altro, deve farci capire una volta
per tutte che occorre un profondo rinnovamento della classe dirigente. Non a
caso, il voto dato al movimento cinque stelle va proprio in questa direzione.
Fonte di preoccupazione è anche il risultato uscito dalle urne nella nostra città.
Inquieta il sospetto di Saviano sul presunto voto di scambio, ma ancor di più
preoccupa il dato altissimo di astensionismo. E’ necessario che, anche a
Maddaloni, ci sia un ricambio generazionale dei dirigenti di partito, oggi privi
di qualsiasi credibilità. Soprattutto urge che ci siano candidati giovani e preparati
che non abbiano responsabilità per la disastrosa situazione in cui versa la
nostra città. Per questo motivo, Sel intende fare un appello ai giovani di
Maddaloni e soprattutto all’elettorato di Grillo: torniamo ad amare la città.
Dobbiamo essere presenti nei quartieri, incontrare ogni singolo cittadino,
parlare alla città. La nostra politica è quella di garantire un reddito minimo
a chi è in condizioni di povertà; sospendere gli sfratti a chi ha perso il
lavoro; fare pressioni sulle istituzioni
per l’apertura di un tavolo di concertazione sul lavoro e ripristinare i
servizi sociali; restituire il centro sociale polivalente ai giovani;
combattere gli sprechi e creare le
condizioni per consentire ai privati di investire nella città dando opportunità
di lavoro. Sulla questione del Castello,
lo Stato ha il dovere di espropriarlo , prima che sia troppo tardi e metterlo a
disposizione di privati o associazioni di volontariato. Vedasi il castello di Limatola che ha creato turismo
e occupazione. Uguaglianza, diritti, lotta alla povertà, conversione ecologica,
riformismo della politica, governare insieme. Questa è la politica del fare. E
queste sono le aspettative di tantissimi cittadini che vorrebbero una politica
pulita e una Maddaloni che funziona, una maggioranza che rifiuta le logiche del
potere e le pseudo coperture ideologiche. Ridaremo fiducia ai maddalonesi che
torneranno ad amare la città. Tutti i responsabili del disastro si facciano da
parte. La loro epoca è finita.
Il coordinatore
cittadino di Sel – Gianluca Capalbo