01 marzo 2013

Politiche 2013 esito del voto a Cancello ed Arnone.


Raffaele Ambrosca

CANCELLO ED ARNONE. Ormai siamo a qualche giorno di distanza dalla tornata elettorale che ha visto impegnati gli italiani al voto per il rinnovo di Camera e Senato. Tanto è stato detto e tanto ancora si dirà, tuttavia esiste un’unica certezza il “malcontento degli italiani”, in effetti il risultato che scaturisce dalla consultazione elettorale ci pone di fronte ad uno scenario confusionario e frammentato che, da un ventennio di bipolarismo, ci spinge con prepotenza al tripolarismo: Pd, Pdl e M5S. Le urne ancora calde ci raccontano come l’Italia sia oggi un paese che non trova la forza di maturare un’alternativa esplicitamente e quantitativamente valida e che, soprattutto, non si riconosce nel “sistema politica”. La situazione che ci consegna il voto non è allora una rivoluzione, né tanto meno una situazione di stallo, ma piuttosto una situazione di evidente ingovernabilità. Una crisi organica in cui il sistema non è più in grado di dare una risposta mantenendosi all’interno delle sue regole ed in cui, in termini spiccioli, nessuna delle forze politiche ha i numeri per sorreggere una maggioranza in Parlamento. Il Pd - erroneamente “vincitore annunciato”, è stato il vero perdente delle politiche 2013. Considerato dagli italiani poco avvezzo al rinnovamento, dopo aver messo da parte Matteo Renzi , il Partito Democratico travolto dallo “scandalo Monte Paschi di Siena,” si è ritrovato assorto per tutta la campagna elettorale in inopportuni “cinguettii” con l’impopolare Mario Monti ed intese poco chiare, culminate poi in una coalizione che è riuscita in soli due mesi, secondo i sondaggi di dicembre, a bruciare ben 12 punti percentuali di scarto su quella di centro-destra. Il fatto diventa eloquente se si considera il risultato della Camera, dove, in definitiva, il partito di Bersani si è attestato ad un deludente 25,4%. La coalizione di centro-sinistra (Pd-Sel ed altri) ha chiuso solo al 29,5%. Sul fronte opposto la rimonta del redivivo Silvio Berlusconi ha dell’incredibile. Dopo una campagna elettorale concitata, caratterizzata da svariate ospitate televisive (emblematico quella da Santoro a Servizio Pubblico), adozioni canine, l’acquisto di Balotelli, congiuntiviti inattese e l’accordo poco chiaro con la Svizzera per il finanziamento della restituzione dell’Imu 2012, riesce insperatamente a portare oggi il Pdl a non essere più il primo partito nazionale, ma a mantenere, a conti fatti, un soddisfacente 21,5%. Assieme alla Lega ed ad altri partiti minori, la coalizione di centro-destra si attesta invece al 29,1%. Uno scenario, quindi, senza reali vincitori assoluti, eccezion fatta per il movimento messo in piedi da Beppe Grillo, essenzialmente fomentato da un voto impregnato soprattutto di voglia di “discontinuità” ma anche dall’insofferenza diffusa per il sistema politico e per la pessima condizione socio-economica in cui versa oggi la nostra nazione. Il M5S ha raggiunto ovunque percentuali record, attestandosi addirittura al 26%, imponendosi per tanto come primo partito nazionale. Un flop senza possibilità di redenzione quello di Rivoluzione Civile di Ingroia (2,2%) e di Fare per Fermare il Declino di Giannino (1,1%). Ancora più eloquente, sempre in termini negativi, il dato di Scelta Civica del premier uscente Mario Monti che non va oltre l’8,3%. Risultato deludente anche per Fini (0,4%) e Casini (1,7%). Tutta la coalizione “pro Monti” ha raccolto quindi poco più del 10%. Nel contesto locale di Cancello ed Arnone il primo dato certo e degno di nota è fornito dall’affermazione del Pdl che si proclama il primo partito nella cittadina del Basso Volturno con 1.328 voti alla Camera e 1.271 al Senato. Segno questo di un costante e continuativo impegno del Commissario Cittadino Raffaele Ambrosca, che ha saputo lavorare sia a medio che a lungo termine, dimostrando di avere al seguito un grande schieramento politico di partito consolidato nel tempo, che, come in altre occasioni, anche in questo caso ha saputo dare risultati ottimali. A conti fatti, oggi come oggi, farebbe piacere a tutti vestire i panni del vincitore, ma la verità è che i voti dati al partito sono, come in tutte le altre occasioni, voti dati a Raffaele Ambrosca e questo è, senza alcun dubbio, un dato certo. Per quanto riguarda gli altri partiti è doveroso segnalare per il PD 312 voti alla Camera e 301 voti al Senato. Ma anche qui a Cancello ed Arnone la vera sorpresa è stato il M5S che ha totalizzato 380 voti alla Camera e 318 al Senato, Deludente infine il dato di Scelta Civica per Monti che alla Camera racimola soli  85 voti, mentre al senato con Monti per l’Italia 118 voti. Sempre nel contesto locale, un altro dato degno di nota è fornito dall’accentuazione consistente dell’assenteismo. Se prendiamo in esame il numero degli elettori così suddiviso: Maschi 1.671 e Femmine 1.865, risulta un totale di 3.536 votanti di cui solo 2.295 si sono recati alle urne, ovvero ben 1.241 in meno rispetto al numero degli elettori stessi. Infine è doveroso fare un’ultima osservazione relativamente all’UDC che ha ottenuto un totale di 303 voti, un risultato non eccellente considerato che l’UDC è il partito del sindaco in carica Pasqualino Emerito; dopo tutto l’impegno profuso per il partito a favore di Gianpiero Zinzi, ci si aspettava un risultato molto più promettente.

A cura di Matilde Maisto