CASERTA. I militari della
Guardia di Finanza della Compagnia di Mondragone, al termine di una complessa
attività di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di
Nola, hanno arrestato due soggetti, Salvatore Maione, nato a Pomigliano d'Arco
il 07/05/1960 e Antonio Esposito nato a Marigliano il 06/01/1954 per
concorso in estorsione e usurpazione di titoli ed onori. I due soggetti sono
entrambi ex dipendenti dell'Amministrazione finanziaria; in particolare il
Maione aveva prestato servizio come ispettore della Guardia di Finanza sino al 2005,
mentre l'Esposito ricopriva l'incarico di funzionario
presso l'Agenzia delle Entrate di Napoli. La
vicenda è iniziata durante
la scorsa estate, durante l'operazione di controllo della Guardia di Finanza nei confronti degli operatori
turistici operanti sul cd. "litorale domitio", al fine di consentire il corretto svolgimento
dell'attività economica durante il periodo estivo. Nel corso dei numerosi controlli effettuati nei confronti dei
commercianti, i militari hanno appreso che da qualche tempo vi era la presenza in zona di un certo
"Colonnello Maione" della Guardia di Finanza che svolgeva controlli di natura tributaria nei
confronti di piccoli contribuenti. Insospettiti
dall'insolita circostanza che un Colonnello della Guardia di Finanza,
normalmente destinato ad incarichi di comando o coordinamento, potesse svolgere
questo tipo di attività, sono iniziate una serie di indagini approfondite,
partendo dai pochissimi elementi investigativi a disposizione. Si è così
riusciti a risalire al tipo e alla targa dell'autovettura utilizzata dal
fantomatico "Colonnello", che è risultata intestata ad una donna di
Marigliano (NA), rivelata essere poi la moglie di Salvatore Emilio Maione, in
servizio come Ispettore della Guardia di Finanza sino al novembre del 2005, già
condannato per concussione e congedato dal Corpo per gravi motivi, con la conseguente
degradazione a soldato semplice. Sicuri di aver individuato la persona che
operava illecitamente i controlli nei confronti degli esercenti, si è subito
ipotizzata la presenza di un complice. Sono state quindi avviate
intercettazioni telefoniche e pedinamenti, che hanno permesso di ricostruire
minuziosamente la vita del fantomatico "Colonnello". Oltre, infatti,
a presentarsi abitualmente come un militare della Guardia di Finanza, il
soggetto si vantava anche di avere amicizie presso i massimi vertici del Corpo
cercando, in tal modo, di accrescere il suo prestigio agli occhi delle vittime.
L'aspetto più inquietante si è verificato, tuttavia, quando le indagini
tecniche hanno svelato la presenza del complice, Antonio Esposito, a sua volta
ex funzionario dell'Agenzia delle Entrate. Proprio il loro passato
nell'Amministrazione Finanziaria permetteva ai due di presentarsi in maniera
credibile agli ignari contribuenti. Una volta avviate le "false"
attività fiscali la vittima veniva avvicinata e, con la promessa di chiudere il
controllo senza alcun tipo di verbale e quindi in maniera regolare, veniva
effettuata la richiesta estorsiva. Questo tipo di comportamento è stato
evidente durante le intercettazioni quando, il Maione, ha avvicinato un
commerciante di S. Anastasia simulando, questa volta, di essere il membro di un
"team" dell'Agenzia delle Entrate. All'ignaro imprenditore venivano
palesate grosse incongruenze nella dichiarazione dei redditi volte,
chiaramente, ad intimorire la parte e accrescere il timore di una pesante
multa. In questa specifica circostanza l'Esposito assumeva le vesti di
"capo-team" e, quindi, di direttore della verifica fiscale
intrapresa. Anche in questo caso, al malcapitato, veniva fatto capire che il
controllo poteva essere evitato, sarebbe bastata la somma di 3.000 euro per
chiudere la verifica in maniera regolare. Giunti in prossimità della consegna
del denaro, i finanzieri, che dalle intercettazioni e dai pedinamenti avevano
ormai acclarato l'assoluta correità dei soggetti, si palesavano al malcapitato
illustrando tutta la situazione di cui era vittima. Dopo un primo momento di
ragionevole incredulità, il soggetto si è mostrato sereno nel collaborare con i
militari, cosi che il giorno prima dell'incontro si è proceduti a fotocopiare
le banconote destinate al Maione e a predisporre un servizio di osservazione
nel centro commerciale "le Aquile" in S. Anastasia, dove sarebbe
avvenuto lo scambio. Il Maione è stato pertanto arrestato in flagranza di reato
mentre, nei confronti dell'Esposito è stata eseguita qualche giorno dopo
un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Dalle
perquisizioni sono emersi particolari rilevanti. Sono stati ritrovati verbali
di verifica fiscale "artefatti" , fogli di servizio con il logo
"Guardia di Finanza", lettere di convocazione con il logo
"Guardia di Finanza", mentre sulle carte di identità di Maione vi era
la dicitura "Ispettore GDF" e sul documento di Esposito vi era
indicato "funzionario Agenzia delle Entrate". Le indagini sono ancora
in corso per identificare altri soggetti vittime della "falsa
pattuglia".
Comunicato Guardia di Finanza - Comando Provinciale Caserta