Gerardo De Rosa |
PIEDIMONTE
MATESE. Il consigliere Gerardo De Rosa di estrazione PDL, eletto nella Lista Civica “Progetto
Civico per Piedimonte” denuncia la paralisi del Partito in città e preme per la
celebrazione di un nuovo congresso. Non si può più tollerare, ribatte De Rosa, che a Piedimonte
Matese il PDL sia ormai ridotto ad un
partito fantasma e sia privo di una vera identità a causa dell’inerzia di chi lo ha mal coordinato fino ad ora. In un momento così complicato per la politica, in cui la classe politica viene guardata con diffidenza e si avverte
un forte distacco dalle
istituzioni, con il sopravvento di un
forte sentimento di antipolitica, credo
sia necessario infondere fiducia e serenità all’ambiente politico che si
identifica nel PDL e che sia giunto il momento di mettere fine alla
paradossale situazione di inerzia
determinatasi a Piedimonte Matese a causa di atteggiamenti e scelte politiche, a dire poco discutibili, dell’attuale coordinatore cittadino. Non si
può accettare che un coordinatore cittadino sia per lunghi periodi
completamente assente dalla scena politica
e che non intraprenda iniziative
politiche di alcun genere. Non è accettabile
che un coordinatore cittadino non
si rechi a votare al congresso provinciale del Partito, così come non si può tollerare
che lo stesso coordinatore alle scorse elezioni amministrative, per il rinnovamento del consiglio
comunale, si sia schierato a favore del
Partito Democratico. La mancata azione
organizzativa, conclude Gerardo De Rosa,
unita a scelte discutibili dal punto di vista politico, hanno portato all’allontanamento dal partito di
molti simpatizzanti e addirittura di molti tesserati che, disorientati, hanno
preferito prendere le distanze. Ritengo sia giunto il momento di dare voce alla base degli iscritti al partito affinché
possa scegliere democraticamente,
attraverso la celebrazione
del congresso cittadino, una nuova classe dirigente capace di
interpretare legittimamente il proprio
ruolo politico al netto di qualsiasi
personale interesse e libero da ogni compromissioni.
Pietro Rossi