Maria Raffaela Marciano, responsabile cittadina dell’associazione,
annuncia un dibattito ad hoc per la fine di ottobre. Si discuterà anche della
piaga ‘roghi tossici’. Trovare
una
sistemazione per le montagne di rifiuti prodotti dai paesi
industrializzati rappresenta
oggigiorno un problema planetario: altissimi sono i costi ambientali che
ne
derivano, mentre lenti sono i tempi che porteranno alla piena attuazione
della
politica delle 4R - Riduzione, Riutilizzo, Riciclaggio, Recupero di
energia – che
è alla base della strategia adottata dalla Comunità Europea. La
riduzione della
produzione dei rifiuti a monte costituisce la prima e fondamentale
questione da
affrontare. Su questo tema di grande importanza, e straordinariamente
attuale,
verterà il seminario “Riduzione e Prevenzione della Produzione dei
Rifiuti”, organizzato
dalla costola trentolese di “Fare Ambiente”. Il dibattito, che si terrà
alla
fine di ottobre, sarà moderato dalla dottoressa Maria Raffaela Marciano,
responsabile cittadina del ‘movimento ecologista europeo’, e vedrà
protagonisti
il dottor Gennaro Caserta e l’avvocato Francesco Della Corte,
rispettivamente
responsabile provinciale e responsabile regionale di Fare Ambiente.
Prevista
anche la presenza di tecnici ed esperti in materia. “A Trentola Ducenta
l’azione del movimento continua nel solco della sensibilizzazione della
coscienza civica della nostra comunità”, dichiara Marciano. “La
riduzione dei rifiuti a monte è la priorità assoluta, come ribadito
nell’ultima direttiva sui rifiuti divulgata dall’Unione Europea. Negli
ultimi
tempi sono state tante le proposte innovative, realizzate anche con
grande
successo proprio per far fronte a questa grave emergenza ambientale. Ad
esempio, la scelta di puntare sugli erogatori dell’acqua potabile
pubblica si
sta diffondendo a macchia d’olio in tutta Italia: un segno di
responsabilità e
di rispetto per l’ambiente, che si traduce anche in un forte risparmio
per le
tasche dei cittadini. Inoltre, nella nostra zona si sta diffondendo la
psicosi
da ‘acqua di rubinetto’, che spinge ogni anno le persone all’acquisto e
al
consumo di migliaia di litri di acqua confezionata. La soluzione
dell’acqua
pubblica invece, a costi risibili per la popolazione, produrrebbe
diversi
vantaggi”. Infine, l’incontro servirà anche a fare il punto della
situazione
sui continui roghi di rifiuti segnalati nella devastata area della
provincia di
Napoli – estesasi purtroppo anche a parte del casertano - che prende il
nome di
“terra dei fuochi”. I responsabili regionali e provinciali di Fare
Ambiente
stanno lavorando ad una bozza di
intervento legislativo da presentare in autunno: tra le richieste
inserite,
l’inasprimento delle pene, il coinvolgimento diretto dei comuni, un
migliore
monitoraggio del territorio per preservarlo dal pericolo di potenziali
roghi.