SANT’ANGELO D’ALIFE. Grande afflusso di visitatori a
Sant’Angelo d’Alife per la quarta edizione della rievocazione storica Palio de li Normanni organizzato dalla
Pro Loco Archangelus di Sant’Angelo D’Alife con il patrocinio della Provincia
di Caserta, della Comunità Montana del Matese, del Comune i Sant’Angelo d’Alife
e dei Rangers d’ Italia. La Rappresentazione in costume, detta anche "Torneo delle contrade", è la più
antica della tradizione santangiolese e da anni appassiona e impegna l'intera
popolazione. Nella suggestiva cornice del centro storico, si è snodato fino
alla Piazza del Comune un lungo corteo storico con dame, cavalieri, gli sbandieratori
di Fontanafredda di Roccamonfina, i Falconieri di Melfi, il gruppo storico dei
Trombonieri del Borgo Scacciaventi di Cava dè Tirreni, truppe e milizie che hanno
riprodotti scene di vita quotidiana dell’epoca medievale. Il Palio dei
Normanni vede coinvolti i due antichi
"Repartimenti" medievali che insieme costituivano l'Università di
Sant'Angelo sin dalla fondazione della Contea nel 1106, da parte dei
Normanni. La rievocazione storica è
incentrata sui festeggiamenti occorsi in onore dell'elevazione del Contado di
Sant'Angelo Rupecanina; fino ad allora feudo alle dipendenze di Alife, a Contea
a se stante. In occasione di questo episodio i cavalieri normanni insieme ai
nuovi sudditi organizzarono numerosi festeggiamenti nelle vicine terre del castello.
Questi festeggiamenti costituiscono nel loro insieme una Giostra di tipo
Medievale definita a "Plural Tenzone", cioè disputata da più persone
impegnate in alcune prove di abilità con i vari Tornei della Quintana tra
cavalieri, il Torneo della Balestra e degli archi tra i miliziani e il Torneo
della forza tra i popolani. La serata finale si è conclusa con il rituale indendio della torre che ha siglato la fine della manifestazione. Un paluso particolare va alla complessa macchina organizzativa della manifestazione che ha saputo proporre un evento unico nel suo genere che migliora di anno in anno.
Pietro Rossi