Tra
le novità della recente Riforma del lavoro, si segnalano le
innovazioni dell'obbligo solidale gravante sull'appaltante per i
crediti retributivi e contributivi dei dipendenti dell'appaltatore.
Secondo l'articolo 29 del d.lgs. 276/2003, il dipendente
dell'appaltatore o
di ogni subappaltatore, così come l’ente previdenziale, si può
rivolgere direttamente all'appaltante per richiedere il pagamento
delle retribuzioni e dei contributi, senza neppure interpellare
preventivamente il datore di lavoro appaltatore. La
norma ha consentito una consistente agevolazione per il recupero dei
crediti dei dipendenti dell'appaltatore che hanno potuto chiamare in
giudizio l'appaltante, costituti solitamente da un ente pubblico o
privato più solido finanziariamente, reclamando ed ottenendo in un
gran numero di casi soddisfazione per le proprie legittime pretese. La
legge n. 92 del 28 giugno 2012, che entrerà in vigore mercoledì 18
luglio, è intervenuta con due notevoli modificazioni. La
prima prevede che il committente imprenditore sia convenuto in
giudizio per il pagamento necessariamente insieme all'appaltatore
e con gli eventuali ulteriori subappaltatori. Il
committente potrà, poi, eccepire, il beneficio della preventiva
escussione del patrimonio dell'appaltatore. In questo modo, anche
qualora il giudice accertasse la responsabilità solidale di tutti
gli obbligati, la successiva azione esecutiva potrà essere intentata
nei confronti del committente solo dopo aver sperimentato
l’escussione del patrimonio dell'appaltatore e degli eventuali
subappaltatori senza trarne frutto. L'appaltante pagherà, dunque il
lavoratore, solo dopo che quest’ultimo avrà dimostrato che
l'appaltatore non ha materialmente i mezzi finanziari per farlo. Questa
norma affievolisce il meccanismo di garanzia dei crediti dei
lavoratori, rendendo più contorto, lungo ed incerto il percorso e
meno effettiva la tutela. La
seconda innovazione attribuisce ai contratti collettivi nazionali di
lavoro la possibilità di fissare metodi e procedure con cui
l'appaltante possa esercitare sulla impresa appaltatrice controlli
per verificare la correttezza delle procedure eseguite, e
conseguentemente liberarsi della responsabilità solidale. Il
legislatore, quindi, autorizza le parti sociali ad individuare
soluzioni che realizzino una tutela dei lavoratori impiegati negli
appalti in forme diverse dagli attuali sistemi di controllo
finalizzati a prevenire le irregolarità e gli inadempimenti
retributivi negli appalti.
Studio Legale Carozza