CANCELLO ED ARNONE (Raffaele Raimondo) – Tre sedie vuote
in prima fila durante la “qualificata e rappresentativa assemblea” convocata
dal “Gruppo promotore giovanile per la valorizzazione del territorio” (Gpgvt) e
tenutasi nel pomeriggio di domenica 15 luglio presso la “galleria” di via Roma.
Esse ed altre trentatré e, auspicabilmente, trecentotrentatré aspettano con fiducia
di essere occupate, prima o poi, da giovani cancellasi ed arnonesi disponibili
a condividere l’impianto espositivo che, in apertura del fertile e documentato
Confronto, compariva sulla slide, propugnando – come ha fatto rilevare da
subito l’avv. Clemente Manzo – con “intima serenità dei versi”, tre importanti
richiami di Antonio Gramsci alla “collaborazione sociale da parte di tutti”.
Primo: “Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo!”.
Secondo: “Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza!”.
“Studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza!”. Dunque,
“agitatevi, organizzatevi, studiate!”. Dunque, “entusiasmo, forza,
intelligenza!”. Ed è quanto intendono fare e quanto vogliono impegnare, con
grande determinazione, i giovani che hanno già lanciato la nobile sfida per un
concreto sviluppo locale e comprensoriale. Al nastro di partenza Clemente
Manzo, appunto, assieme a Luca Gravante, Maria Grazia Branco, Omar Scamperti,
Nicola Viola, Francesco De Caprio, Massimo Piscina, Lia Viola e a vari altri
sodali pronti, appena dopo agosto, a riproporre il tracciato nella prospettiva
di riaprire e prolungare “sine die” dibattito ed impegno. Al centro della
democratica e civile discussione si son posti l’Imu, la raccolta differenziata,
le problematiche che affliggono attualmente il settore zootecnico, l’invocato
utilizzo delle fonti rinnovabili e, palesemente, tutti gl’interventi dei
giovani esperti autoctoni hanno ottenuto il consenso della platea per lo
spessore razionale e scientifico, per la forte carica propositiva, per la
sostanziale serietà di approcci ritenuti urgenti, indilazionabili, pena lo
stallo in cui, malgrado alcune iniziative attivate dal Comune o da qualche
altro Ente, è costretta a tirare a campare la comunità cittadina. Il dado è
tratto, allora. La via imboccata non può conoscere retromarce. Autorità in
carica e popolo non possono sottovalutare la spinta propulsiva che viene dal
mondo giovanile disposto ad assumersi responsabilità ed oneri. Da settembre si
capirà presto se il mordente emerso il 15 luglio sarà in grado di scuotere le
coscienze, di aggregare nuove competenze, di mobilitare la massa. Molte cose
lasciano pensare che non s’è trattato d’un colpo di sole di mezza estate e che,
anzi, la sofferta premura di tessere, seppur faticosamente, il nuovo viene da
lontano. Viene dalle viscere profonde di una comunità che subisce della
spaventosa crisi europea le ricadute “in loco”, viene dal ritrovato vigore
creativo giovanile misto di conoscenza e di intelligente senso
dell’innovazione. Le dibattito conclusivo le voci autorevoli di due
giornalisti, Tilde Misto e Mattia Branco, ad apprezzamento del percorso
avviato, ma è facile pronosticare che gradualmente il discorso si amplierà nei
due agglomerati urbani separati dal Volturno, senza dubbio modificando,
integrando e ribadendo, però, che differenti vie sarebbero velleitarie,
fors’anche pretestuose, giacché in nessuna parte del mondo il rinnovamento
avviene senza il decisivo contributo dei giovani.
FOTOGRAFIE:
-L’avv. Clemente Manzo e giovani del Gpgvt
-L’ing. Francesco De
Caprio al microfono