SQUILLE. Buon riscontro di pubblico e grande
partecipazione alle iniziative dell’ANSPI “Domus Amicitiae” di Squille nell’area
del Vecchio Mulino. Il pomeriggio era pieno di sole ed i bambini non sono
mancati all’appuntamento con il campo estivo. Il tema della tavola rotonda “AGRICOLTURA, LEGALITA’ E RECUPERO SOCIALE.
L’UTILIZZO DEI BENI CONFISCATI CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA DESTINAZIONE DEI
TERRENI A FATTORIE SOCIALI” ha decisamente coinvolto i partecipanti ed il
pubblico, sono state infatti, due ore di intenso confronto tra associazioni ed
istituzioni e le domande dal pubblico. Con la presentazione del libro di Gianni Solino “la Buona Terra. Storie dalle terre di Don Peppe Diana”
e la successiva proiezione del film “i cento passi “ si è poi passati alla
concreta testimonianza della vita di tutti i giorni. Qualificate le presenze
con VINCENZO VERDONE, Presidente zonale dell’ANSPI e Responsabile ANSPI Squille;
GIUSEPPE DI SORBO,Sindaco di Castel Campagnano, STEFANO GIAQUINTO, Sindaco di
Caiazzo e Consigliere Provinciale di Caserta; PASQUALE DI MEO, Presidente della
Pro Loco di Ruviano; ROBERTO MALINCONICO, Presidente dell’Associazione
Melagrana; ENZO FALCO,Responsabile Reg. Agricoltura di di Sinistra e Libertà e
Giornalista; GIANNI SOLINO, Autore del Libro “la buona terra, storie dalle
terre di Don Peppe Diana” e NICOLA SORBO, Responsabile di Slow food Medio
Volturno. A moderare il dibattito c’era Pietro
Di Lorenzo, il quale ha raccolto anche le testimonianze dal pubblico,
che con Pietro Mancini e Pietro Sivo
hanno posto interessanti interrogativi ai convegnisti. In conclusione nel
ringraziare tutti Vincenzo Verdone
ha ribadito che “la cittadinanza attiva e la lotta per la legalità sono per noi valori di riferimento. Vogliamo
veicolarli attraverso percorsi informativi e laboratori per ragazzi. Il campo
estivo, il dibattito, la presentazione del libro che tratta storie vere e di giovani affetti da
patologie psichiatriche, recuperati proprio nelle fattorie sociali sorte su
terreni confiscati ai casalesi -, nonché
la proiezione del film “I Cento Passi”, sono i tratti di un unico lavoro, che è
fondamentale per creare una forte coscienza critica”
Pietro
Rossi