“Tutto come previsto!” E' questo l’amaro commento della coordinatrice Donne ENDAS Maria
Rosa Lombardo alla notizia del
trasferimento dei detenuti dell'OPG di Aversa
nelle carceri di Santa Maria Capua Vetere e di Pozzuoli. “Per molti dei
ricoverati psichiatrici non è prevista alcuna struttura alternativa, come
ipocritamente proclamato dai sostenitori della legge Marino, ma entreranno,
come previsto, nei gironi infernali delle
carceri sovraffollate, dove sarà impossibile prestare loro le cure necessarie. Un vero incubo ma soprattutto una decisione che
ipocritamente nasconde i problemi sotto il tappeto. La conclusione perfetta per
una campagna, quella del senatore Marino, populista e retorica che fa leva sul
pregiudizio e l'indifferenza popolare. Il risultato, o meglio, le
conseguenze? Non importa a nessuno, e senza
alcuna prospettiva a
loro dedicata, saranno buttati fuori e ... scaricati... fingendo di ignorare che queste persone possono ancora rappresentare
un grave pericolo per se stesse e per gli altri. Il solito modo
all'italiana di affrontare il problema dei malati psichiatrici: ignorandolo. Non posso fare a meno di pormi una domanda: se i detenuti
dell'OPG sono stati giudicati malati e posti in una struttura diversa dal
carcere comune, come mai oggi sono in grado di inserirsi nella vita carceraria?
Quando è stata fatta la forzatura, quando sono stati trattenuti
nell’OPG perché infermi di mente, oppure oggi che vengono, senza alcun
passaggio intermedio, catapultati nella difficile realtà carceraria?”
Uff. Stampa ENDAS