On. Aldo Patriciello |
Oggi in Commissione ITRE (Industria, Ricerca ed Energia) si è parlato,
tra gli altri argomenti, di mercato unico digitale; discusso un progetto di
parere in materia presentato dall’On. Aldo Patriciello, da includere nella
proposta di risoluzione sul completamento del mercato unico digitale, destinata
alla Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori. Nel progetto viene sottolineata l’importanza che i servizi Internet e la
banda larga ricoprono nell’agenda digitale europea quali motori di crescita economica e stimolo per il commercio e l’offerta di
servizi online; si invita quindi la commissione a cui verrà trasmessa la
risoluzione a istituire un mercato europeo integrato dei pagamenti tramite carte,
Internet e telefono mobile sottolineando l’importanza degli “sportelli unici”
per l’IVA al fine di agevolare il commercio elettronico transfrontaliero per le
PMI e promuovere la fatturazione elettronica; anche gli Stati membri, quindi,
dovranno elaborare piani di emergenza nazionali in caso di incidenti informatici,
per far fronte a eventuali interferenze o attacchi informatici di rilevanza transfrontaliera;
nel parere si riconosce l’indispensabilità delle reti ad alta velocità quale
prerequisito per lo sviluppo dei servizi online e invita gli Stati membri a
elaborare ulteriormente i programmi nazionali per la banda larga. Anche le
imprese possono beneficiare sei servizi Internet; nel parere infatti si
sollecita l’adozione di misure specifiche per garantire che le PMI possano
sfruttare appieno il potenziale dalla banda larga nei settori del commercio
elettronico e degli appalti elettronici riconoscendo l’enorme potenziale del
“cloud computing” cioè di una sorta di
“nuvole informatica” che permette l’archiviazione e la memorizzazione di dati. “Internet ha rivoluzionato la vita
quotidiana dei cittadini europei ed i servizi on-line costituiscono un elemento
considerato ormai imprescindibile per la nostra era. – ha affermato Patriciello nel corso della
discussione in aula - Il modo di
confrontare, acquistare o vendere prodotti e servizi, di gestire i propri
pagamenti, di istruirsi, formarsi e mettersi in contatto con il resto del mondo
non é più lo stesso di dieci anni fa. Lo sviluppo del commercio elettronico e
dei servizi on-line rappresenta un fattore significativo portatore di effetti
benefici dal punto di vista economico, sociale ed occupazionale soprattutto per
le fasce di popolazioni più vulnerabili che abitano nelle zone rurali o in aree
isolate, contribuendo a rafforzare la coesione del territorio europeo e ad
affrontare meglio le sfide demografiche attuali. Nonostante la crescita
esponenziale delle transazioni on-line registrate nel nostro Continente negli
ultimi anni, a livello comunitario rimane un mosaico di norme e leggi in
materia che limita gli utenti, impedendo di sfruttare pienamente le possibilità
di acquistare o fornire prodotti e servizi. Pertanto si può evincere che la
creazione di un mercato unico digitale, in grado di sfruttare il potenziale non
ancora realizzato del commercio elettronico, permetterebbe di accelerare l’integrazione
tra i Paesi e di garantire la piena attuazione dello spazio unico europeo
perseguita da oltre 50 anni. E’ per tale ragione che l’Ue ha lanciato una
strategia comunitaria in tale direzione con l’obiettivo di accompagnare e
accelerare l’avvento della società e dell’economia digitale evitando che le
imprese incontrino difficoltà, smarrendosi nella frammentazione delle
disposizioni legislative vigenti. In effetti, - ha continuato Patriciello - secondo uno studio elaborato da Eurostat, il
costo della mancata realizzazione del mercato unico digitale da oggi al 2020
ammonterebbe a 500 MLD di euro circa, almeno il 4% del PIL europeo. Si tratta
pertanto di un rischio che l’Europa non può e non deve correre specie in un
momento di grave recessione economica quale quello attuale. L’obiettivo del
parere di cui sono relatore è pertanto quello di eliminare gli ostacoli che
finora hanno frenato lo sviluppo dell’economia digitale creando un contesto più
propizio allo sviluppo di un internet più sicuro e rispettoso dei diritti e
delle libertà fondamentali. Agendo in tale direzione, l’incremento del
commercio elettronico produrrà da un lato effetti tangibili per i consumatori
in termini di riduzione dei prezzi, di maggiore gamma di scelta e di migliore
qualità di prodotti e servizi; dall’altro lato le imprese vedranno espandersi
le proprie opportunità e avranno nuovi accessi ai mercati grazie ad un uso più
intenso dei servizi on-line. Inoltre lo sviluppo del commercio elettronico
produrrà benefici per i lavoratori generando milioni di posti di lavoro. Al
fine di realizzare questi obiettivi, é necessario che i servizi internet siano
offerti su larga scala e secondo regole di maggiore competitività con azioni
concertate in linea con l’Agenda digitale per l’Europa. Occorrerà inoltre
accrescere la fiducia dei consumatori lottando contro la contraffazione e la
pirateria informatica, migliorando le informazioni fornite dai venditori,
garantendo una migliore comparazione tra siti web che offrono prodotti simili,
assicurando una maggiore trasparenza sulle spese di spedizione, l’IVA e il
servizio post vendita. E’ in tale direzione che
ho inteso operare auspicando che i suggerimenti della nostra Commissione
potranno aiutare la Commissione IMCO nell’elaborazione di un testo lungimirante
ed innovativo che permetta di sfruttare a pieno il potenziale del commercio
elettronico e dei servizi on-line contribuendo al contempo al rafforzamento del
mercato unico europeo”. Il rapporto verrà sottoposto al voto della Commissione ITRE il prossimo 6
settembre. Oggi, infine, l’On. Patriciello incontrerà il Ministro per gli Affari
Europei, Enzo Moavero, che come ogni mese arriverà a Bruxelles per incontrare
gli europarlamentari e discutere sui temi più importanti dell’agenda
comunitaria e le attività di recepimento delle Direttive.
Bruxelles, Ufficio Stampa On. Aldo Patriciello