Neuromed
conferma il suo primato in termini di mobilità attiva (superiore all’80%) anche
quest’anno, posizionando il Molise come unica regione del Sud Italia con un
saldo di mobilità interregionale positivo. È quanto emerge dalle tabelle sui
saldi di mobilità interregionale per il riparto delle risorse per il Servizio
Sanitario Nazionale per l’anno 2012, approvato dalla Conferenza delle Regioni e
delle Province autonome. A dispetto di convinzioni radicate nell’immaginario
collettivo, che fa pensare ad una sanità del Sud Italia caratterizzata da
carenze strutturali ataviche e insanabili, l’IRCCS Neuromed esprime l’opposto
sia in termini di prestazioni cliniche che per quanto concerne le attività di
ricerca, rappresentando non solo per il Sud, ma per l’intero territorio
nazionale, una realtà sanitaria virtuosa. Lo conferma anche la reiterata
attenzione, negli ultimi anni, de “Il Sole 24 Ore” che, nella panoramica
annuale dei tassi di mobilità sanitaria – o i più noti “viaggi della speranza”
da una regione all’altra in cerca di cure adeguate -, non manca di citare
l’istituto Neuromed come polo d’attrazione da tutta Italia che fa del Molise
l’unica eccezione ai saldi di mobilità sempre negativi del Sud. Un dato che, al
di là del prestigio, è importante dal punto di vista economico. Il saldo della
mobilità sanitaria totale del Molise è infatti passato dai 6 milioni del 2005
agli oltre 30 dell’ultimo biennio, con un importo pari a 36,4 milioni nel 2011.
Le regioni da cui vi è la maggiore migrazione “alimentano la sanità di quelle
più virtuose”, come spiega chiaramente Francesca Moccia, coordinatrice
nazionale del Tribunale per i diritti del Malato (TDM), che cita esplicitamente
l’IRCCS Neuromed come un “vero e proprio centro di eccellenza nel Mezzogiorno”.
c.s.