On. Aldo Patriciello |
Un
calendario di incontri formativi che hanno l’obiettivo di illustrare le
attività dei nostri rappresentanti in Parlamento Europeo e delineare le
strategie nei diversi settori di sviluppo territoriale. A questo serviranno i
convegni promossi dal Partito Popolare Europeo in Italia, fortemente sostenuti
dall’On. Aldo Patriciello, deputato europeo del PPE e membro delle Commissioni
ITRE, Controllo Bilanci nonché tesoriere della Delegazione PDL al Parlamento
Europeo. Domani, venerdì 16 marzo, alle ore 16:00, nella sede della Provincia
di Avellino ci sarà l’incontro “Prospettive
Finanziarie dell’UE e nuovo sistema di Governance economica”. Presenti per
l‘occasione il Presidente della Provincia di Avellino, Cosimo Sibilia, e il
Presidente del Consiglio Provinciale, Vincenzo Alaia. Oltre all’On. Patriciello
e all’On. Angelino Alfano, Segretario del PDL, i relatori saranno:
Francesco Casoli, Senatore, coordinatore del Grupo PDL del Senato e il PPE;
Nicola Formichella, Deputato, coordinatore del Gruppo PDL della Camera e il
PPE; Giuseppe Gargani, Presidente dei Deputati PDL al Parlamento europeo, Mario
Mauro, Presidente Deputati PDL al Parlamento europeo; Erminia Mazzoni,
Presidente della Commissione Petizioni al Parlamento europeo. L’incontro di
domani si caratterizza per la forte valenza formativa e informativa soprattutto
coerente con il periodo storico che stiamo attraversando di profonda crisi economica
che ha investito, insieme agli altri Stati, l’Eurozona. Il nuovo sistema di Governance economica si è delineato attraverso la
combinazione di iniziative assunte dalle Istituzioni comunitarie e dagli Stati membri, in relazione all’esigenza
di fornire una risposta alla crisi economica e finanziaria e di assicurare l’attuazione
della nuova strategia dell’Unione per la crescita e l’occupazione (Europa
2020). “Questo è un tema in costante
discussione e approfondimento in Parlamento europeo – afferma
Patriciello – è sono estremamente
soddisfatto della promozione, da parte del Partito Popolare Europeo, di tali
incontri a cui penso debbano partecipare
tutti con interesse affinché noi addetti ai lavori possiamo spiegare cosa
l’Unione Europeo sta facendo in materia di Governance economica. Nelle varie crisi verificatesi si può notare
come sia i controlli preventivi, intendo Programmi di stabilità trasmessi dagli Stati alla
Commissione con dati trasmessi non completi, che quelli eventualmente
successivi, che hanno palesato la presenza di Stati con disavanzi pubblici che
potevano essere sanzionati dal Consiglio, non hanno sortito gli effetti
sperati. A questo scopo sono stati adottati o sono in corso di adozione
interventi, legislativi e non, intesi sia a rafforzare i meccanismi a garanzia
della sostenibilità delle finanze pubbliche sia ad introdurre nuove e più
articolate procedure per il coordinamento delle politiche per la crescita, la
competitività e l’occupazione”.
Sei gli assi di intervento su cui si
basa la nuova Governance economica: un meccanismo per il coordinamento ex ante
delle politiche economiche nazionali, mediante un ciclo di procedure e
strumenti europei e nazionali concentrato nel primo semestre di ogni anno; una
più rigorosa applicazione del Patto di stabilità e crescita; l’introduzione,
mediante due proposte di regolamento presentate il 29 settembre 2009, di una
sorveglianza sugli squilibri macroeconomici degli Stati membri che include
meccanismi di monitoraggio, allerta, correzione e sanzione; l’introduzione
di requisiti comuni per i quadri nazionali di bilancio, prospettati da una
apposita proposta di direttiva, anch’essa presentata il 29 settembre 2009;
l’istituzione di un meccanismo permanente per la stabilità finanziaria della zona
euro, previsto da una modifica dell’articolo 136 del Trattato sul funzionamento
dell’UE, adottata dal Consiglio europeo del 24-25 marzo 2011 e in via di
approvazione da parte di ciascun Stato membro secondo le rispettive norme
costituzionali; il Patto “europlus”, adottato con una dichiarazione dei Capi
di Stato e di Governo dell’Eurozona l’11 marzo 2011, che impegna gli Stati
dell’area euro e alcuni altri Stati aderenti a porre in essere ulteriori
interventi in materia di crescita, occupazione, sostenibilità delle finanze
pubbliche, competitività e coordinamento delle politiche fiscale. Il 23
novembre 2011 la Commissione europea ha presentato due ulteriori proposte di
regolamento concernenti, rispettivamente, il rafforzamento della sorveglianza
economica e di bilancio degli Stati membri che affrontano o sono minacciati da
serie difficoltà per la propria stabilità finanziaria, ed il monitoraggio
e la valutazione dei progetti di bilancio per assicurare la correzione dei
disavanzi eccessivi degli Stati membri dell’Eurozona. Tali proposte legislative
sono state presentate unitamente all’indagine annuale sulla crescita 2012, che
dà avvio al semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche
per il 2012. Con la presentazione,infine, della proposta di quadro finanziario
2014-2020, si è aperto il dibattito che dovrebbe portare ad un accordo
interistituzionale nella primavera 2013. “La
questione rilevante – conclude Patriciello - è se l’Unione può usare la leva della fiscalità per aumentare le
risorse “proprie”, cioè inviate dagli Stati membri o direttamente dai
cittadini. Se la proposta della
Commissione uscirà vincente vorrà dire non solo che l’Europa avrà le risorse
per fare di più e meglio ma significherà anche che gli Stati avranno cominciato
a rinunciare a un’altra prerogativa della sovranità nazionale trasferendola ad
organismi garanti degli interessi di tutti. Gli stanziamenti di impegno
contenuti in tale proposta ammontano a più di 1000 miliardi di euro da
trasferire poi i diversi settori a sostegno dello sviluppo come ricerca,
trasporti, politica agricola, sicurezza”.
Comunicato Segreteria On. Aldo Patriciello