Il 12 e 13 giugno scorsi 26 milioni di donne e uomini
hanno votato per l’affermazione dell’acqua come bene comune e diritto umano
universale e per la sua gestione partecipativa e senza logiche di profitto. Le stesse persone hanno votato anche la difesa dei servizi pubblici
locali dalle strategie di privatizzazione: una grande e diffusa partecipazione popolare, che si è espressa
in ogni territorio, dimostrando la grande vitalità democratica di una società
in movimento e la capacità di attivare un nuovo rapporto tra cittadini e Stato
attraverso la politica. Il voto ha posto il nuovo
linguaggio dei beni comuni e della partecipazione democratica
come base fondamentale di un possibile nuovo modello sociale capace di
rispondere alle drammatiche contraddizioni di una crisi economico-finanziaria
sociale ed ecologica senza precedenti. In questa ottica vi segnaliamo un
interessante intervento sul “Word Water
Forum” che si svolgerà a Marsiglia dal 12 al 17 marzo prossimo dell’Ing. Angelo Morlando. L’acqua come uno dei
più essenziali e strategici tra i “beni comuni” è ormai un concetto acquisito
nella consapevolezza di tutti ed in tutti i paesi. Questa nuova cultura della
difesa di risorse essenziali che rappresentano un patrimonio comune, non solo
da tutelare gelosamente ma da sottrarre a logiche puramente economistiche, ha
portato nel nostro paese a decise manifestazioni della volontà popolare che si
sono espresse in lunghe lotte e concluse con un referendum che ha sancito come le
risorse idriche sono e devono restare “pubbliche”. Per tali motivi volentieri
pubblichiamo le considerazioni sul “Word Water Forum” che si svolgerà a
Marsiglia dal 12 al 17 Marzo prossimo dell’Ing. Angelo Morlando.
Pietro Rossi
Le parole dello zio Ben al nipote Peter Benjamin Parker sembrano
essere sempre più attuali: “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”.
Oggi l’Acqua è sempre più sinonimo di potere, è inutile girarci intorno. Chi ha
l’Acqua può decidere della vita e della morte di migliaia di persone. Per tale
motivo il motto del 6° Forum Mondiale sull’Acqua mi ha particolarmente
appassionato: “È tempo di soluzioni !!!” È indispensabile trovare soluzioni in
tempi rapidissimi, altrimenti rischiamo di rendere estremamente reale l’affermazione
“È tempo di distruzione” di Benjamin J. Grimm. Ecco i numeri di questo ultimo
Forum che si svolgerà a Marsiglia (Francia) dal 12 al 17 marzo. Prima di tutto
chi partecipa:
- 140 delegazioni ministeriali;
- più di 180 paesi rappresentati;
- più di
800 relatori;
- 25.000 partecipanti attesi;
- più di 400 ore di discussioni e dibattiti;
- oltre 250 sessioni e pannelli.
Di seguito, poi, gli obiettivi proposti:
- Una piattaforma di soluzioni per il 2012 e oltre il 2012;
- Una tabella di marcia per ottenere impegni concreti, coinvolgendo
esperti provenienti da diversi settori e regioni del mondo;
- Una nuova Commissione per coinvolgere e mobilitare la
società civile;
- Un rafforzamento del processo politico in particolare attraverso
significativi contributi e impegni di parlamentari e delle autorità locali e
regionali provenienti da tutto il mondo. Di seguito, infine, le priorità d'azione:
- Garantire l'accesso e il diritto all'acqua per tutti;
- Migliorare l'accesso ai servizi igienico-sanitari
integrati per tutti;
-
Contribuire alla tutela dell'igiene e della salute attraverso l'acqua e servizi
igienico sanitari;
- Prevenire e rispondere ai relativi rischi e alle crisi;
- Contribuire alla cooperazione e alla pace attraverso l'acqua;
- Gestione integrata delle risorse idriche;
- Contribuire alla sicurezza alimentare con l'uso ottimale dell'acqua;
- Armonizzare acqua ed energia;
- Promuovere la crescita verde e valorizzare i servizi ecosistemici;
- Migliorare la qualità delle risorse idriche e degli
ecosistemi;
- Regolare le pressioni e gli impatti negativi delle
attività umane sulle acque;
- Rispondere ai cambiamenti climatici e globali in un mondo
urbanizzazione.
Speriamo non restino solo chiacchiere. Per saperne di più:
- http://www.worldwaterforu m 6 . o r g / e n / t h e - forum/about/.
di Angelo Morlando
Fonte: Arpa Campania Ambiente n.39 – 29 Febbraio 2012