Lo Uttaro:
il Comune fa orecchie da mercante, ignorando la petizione di migliaia di
cittadini, e non solo non vieta lo il sito di stoccaggio ma delibera anche la
realizzazione di un altro impianto di rifiuti nell'ex macello. Nel frattempo la
Regione annuncia l'ennesimo sblocco dei fondi per la bonifica ma non
annulla l'autorizzazione al sito della New Ecology. E il sito di trasferenza,
di cui la Provincia aveva annunciato la rimozione, è ancora lì ad inquinare
l'area. I comitati e le associazioni: se non si vietano definitivamente i nuovi
impianti qualsiasi stanziamento di fondi sarà solo uno spreco di denaro
pubblico e una presa in giro per la cittadinanza. Si è tenuto mercoledì 28 marzo il
consiglio comunale a Caserta e l'amministrazione comunale non solo ha deliberatamente
ignorato la petizione con la quale circa un migliaio di cittadini
casertani gli avevano chiesto, più di un mese fa, di inserire all'ordine del
giorno del civico consesso la vicenda del sito di stoccaggio di rifiuti
autorizzato nell'area di Lo Uttaro ma ha addirittura confermato, nel piano
triennale per le opere pubbliche approvato insieme al bilancio, la
realizzazione nella medesima zona, per il 2013, di un nuovo impianto di
trattamento di rifiuti (presumibilmente quelli organici) per il quale è stato
già approvato, con delibera di giunta n. 36 del 22 marzo scorso, il relativo
studio di fattibilità. Segno evidente che il Sindaco Del Gaudio e la sua giunta
non hanno nessuna intenzione, come era apparso evidente già in altre occasioni,
di impedire l'installazione di nuovi impianti insalubri nella zona di Lo Uttaro
e di consentirne quindi una reale riqualificazione. Ma l'aspetto più
paradossale è che solo qualche giorno fa gli organi di stampa davano notizia
dell'ennesimo sblocco di fondi (10 milioni di Euro) per la bonifica dell'area
di Lo Uttaro. E' ormai dal lontano 2008 che periodicamente si susseguono
annunci di questo tipo, i quali, alla luce di quello che sta accadendo, non
hanno altra funzione che quella di consentire all'amministratore pubblico di
turno di vantarsi del proprio impegno a favore della martoriata periferia
casertana, nel mentre tutto o quasi, a Lo Uttaro, è destinato a restare così
com'è o addirittura a peggiorare. Tocca ricordare infatti che la discarica di
Cava Mastropietro, quella voluta da Bertolaso nel 2006 e chiusa dalla
magistratura nel novembre 2007 per disastro ambientale, non è ancora stata
messa in sicurezza e continua a produrre percolato, che si infiltra nel terreno
e nella falda acquifera, e biogas, che si libera nell'aria. E il sito di
trasferenza, del quale, poco più di un mese fa, il Presidente della provincia
Zinzi aveva sbandierato la rimozione, continua a fare brutta mostra di se e a
rilasciare percolato in abbondanza nella contigua Cava Mastroianni. Se davvero
l'Assessore all'Ambiente della Regione Campania e il Sindaco di Caserta hanno
intenzione di consentire la riqualificazione ambientale della area di Lo Uttaro
procedano innanzitutto, ognuno per la propria competenza, così come gli hanno
chiesto quasi un migliaio di cittadini casertani, ad annullare il decreto che
ha autorizzato, nell'agosto del 2011, la realizzazione, da parte della società
New Ecology, dell'impianto di stoccaggio di rifiuti, anche pericolosi, e ad
eliminare il nuovo impianto di trattamento dal piano triennale delle opere
pubbliche, annullando anche la delibera di giunta. Tutti e due gli impianti,
infatti, dovrebbero sorgere all'interno di quell' "Area Vasta" per la
quale l'ARPAC, l'Agenzia Regionale per la protezione dell'ambiente, ritiene "necessario
procedere con la massima urgenza all'approfondimento della conoscenza sulle
cause e sulle reali dimensioni dell'inquinamento delle matrici ambientali, in
termini qualitativi e quantitativi, al fine di addivenire ad una corretta
definizione degli interventi di risanamento da realizzare, scongiurando il
perpetrarsi di danni all'ambiente ed i possibili effetti negativi sulla salute
umana". Senza questi atti concreti lo stanziamento di fondi per la
bonifica costituirebbe uno spreco di denaro pubblico e l'ennesima presa in giro
per i cittadini casertani costretti a subire ancora per molti anni gli effetti
dell'inquinamento diffuso di un'area che i nostri amministratori pubblici non
hanno voluto realmente riqualificare. Non lo possiamo permettere e per questo
metteremo in campo tutte le azioni possibili per scongiurare tale
evenienza.
COMUNICATO STAMPA:
Com.E.R. - Comitato Emergenza Rifiuti - Caserta
Com.E.R. - Comitato Emergenza Rifiuti - Caserta
LiberaMente
Movimento Civico Prov. Caserta
OsservAzione - Caserta
OsservAzione - Caserta
Legambiente
- Circolo di Caserta