PIEDIMONTE MATESE. Nell’Aula Multimediale del Palazzo
vescovile di Piedimonte Matese questa sera, alle ore 19,00 , sarà presentato il
libro di Geppino Buonomo,
appassionato e studioso dell’arte del territorio matesino, già autore di altri
scritti sul tema. Il titolo di questo suo nuovo lavoro è Edicole Votive di Piedimonte Matese –
Specchio della nostra fede e finestre di speranza. A moderare l’evento ci sarà Michele Petrucci, esperto
di gestione dei beni culturali, mentre la presentazione sarà nelle mani di don Emilio Salvatore,
parroco di Ave Gratia Plena. Sono inoltre previsti gli interventi dell’autore,
del vescovo di Alife-Caiazzo Mons. Valentino
Di Cerbo, del Sen.
Carlo Sarro, e di Luigi
Di Cosmo. Il territorio di Piedimonte Matese e dintorni è ricco
di edicole votive, piccoli elementi architettonici atti a proteggere immagini sacre oggetto di culto, sia
all'interno delle chiese, sia lungo le strade, sulle facciate delle case o
nelle campagne. L’uomo fin dalla preistoria ha sempre stabilito un forte legame
con la propria terra, tanto da attribuirle delle vere e proprie valenze magiche
e religiose. Oggi sono ancora visibili innumerevoli simboli di questa
“sacralizzazione” anche nel nostro territorio, anche se ne stiamo perdendo il
significato profondo. Le edicole votive formano un vero e proprio reticolato
religioso, una sorta di “segnaletica”. Il ruolo principale di questi “piccoli
tempi” era di proteggere il luogo sul quale erano edificati come le porte di
accesso di una città, una casa, un latifondo agricolo. Avevano spesso la
funzione di rassicurare il viandante lungo il suo cammino in vari punti
cruciali del suo percorso: gli incroci, i punti di sosta, le sorgenti diventavano
così occasione per la preghiera. Le edicole votive rappresentavano una vera e
propria segnaletica.
Pietro Rossi