ITIS "G. CASO" - Piedimonte Matese |
PIEDIMONTE MATESE. L’Istituto Tecnico Agrario “S. Coppola” e l’I.T.I.S. “G. Caso” di Piedimonte Matese entrano, insieme ad altri sei istituti
casertani, a far parte della Rete Caserta Lavoro di cui fanno parte anche la
Confindustria, il Centro Studio ed Alta Formazione Maestri del Lavoro d’Italia
e l’Ordine dei Periti Commercialisti di Caserta. Nei giorni scorsi il protocollo
d’intesa è stato firmato alla presenza del capo della formazione del personale
del Miur (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) dott. Maurizio Piscitelli, che ha garantito
di sostenere i progetti che saranno posti in essere. Lo
sviluppo locale, nella forma delle piccole e medie imprese e dei distretti
produttivi deve
molto agli istituti tecnici e professionali che hanno rappresentato spesso uno
dei perni
di questo sviluppo, preparando quadri, ma anche tanti piccoli imprenditori.
Perciò le imprese sottolineano in modo ricorrente il loro interesse alla
salvaguardia e alla valorizzazione di questo settore di studi. Nonostante ciò,
i percorsi tecnici e professionali risultano spesso, negli ultimi anni, meno
attrattivi per gli studenti.
Gli Istituti Tecnici e
Professionali, al pari dei licei anche se in modo diverso, preparano i giovani
a misurarsi con i rapidi cambiamenti della tecnologia e con i continui e
radicali mutamenti delle modalità di lavoro, dei mercati, in un contesto
mondiale sempre più imprevedibile e interconnesso con i contesti locali. Accanto alla scuola, e tenendo conto dello
spazio occupato da vecchi e nuovi media, giocano un ruolo importante
nell’apprendimento in tutte le fasi della vita quelli che si usa definire stakeholders: l’impresa,
il territorio, i soggetti economico-sociali, le comunità professionali, gli
enti locali.La Rete
Caserta Lavoro ha una perfetta identità
di vedute nella realizzazione del progetto che si inquadra nelle linee
guida che definiscono il passaggio al
nuovo ordinamento degli istituti tecnici e professionali. Tra le fasi più
importanti c’è la nascita dei Comitati Tecnico Scientifici in ogni istituto che
saranno paritetici tra il mondo interno
della scuola e quello esterno e che determineranno indirizzi e programmi
formativi per gli studenti. Alle associazioni delle imprese, all’ordine dei
Periti ingegneri ed al Cesaf il compito
di analizzare la realtà territoriale per individuare i settori dove c’è bisogno
di collocare periti, nonché fare orientamento a partire dalla scuole
medie per consolidare una tradizione di quadri intermedi che è stato negli anni
passati il motore dello sviluppo economico nazionale. L’intesa servirà a
progettare nuovi programmi per competenza e fornirà modelli di certificazioni
comuni. “Formazione e lavoro due mondi che hanno bisogno di colloquiare con
maggiore sinergia – ha spiegato il capo della Formazione professionale del Miur
- E la rete che si sta attuando va
proprio in direzione delle disposizioni ministeriale per fare delle scuole
tecniche uno strumento concreto per lo sviluppo del paese”.
Pietro Rossi