 CASERTA. Sabato 3 dicembre, alle ore 
17.30, nella Reggia di Caserta, Salone di Rappresentanza della Pro Loco,
 si inaugura la mostra d'Arte dell'artista Pasquale Monaco intitolata 
“Vibrazioni nel macrocosmo”, curata e presentata da Carlo Roberto 
Sciascia; l'esposizione gode del patrocinio della stessa Pro Loco e 
dell'associazione culturale “Ars Supra Partes”. Durante la cerimonia di 
inaugurazione, alla quale parteciperà anche l'artista, sarà proiettato 
un cd, realizzato per l'occasione.
CASERTA. Sabato 3 dicembre, alle ore 
17.30, nella Reggia di Caserta, Salone di Rappresentanza della Pro Loco,
 si inaugura la mostra d'Arte dell'artista Pasquale Monaco intitolata 
“Vibrazioni nel macrocosmo”, curata e presentata da Carlo Roberto 
Sciascia; l'esposizione gode del patrocinio della stessa Pro Loco e 
dell'associazione culturale “Ars Supra Partes”. Durante la cerimonia di 
inaugurazione, alla quale parteciperà anche l'artista, sarà proiettato 
un cd, realizzato per l'occasione. 
Presenzieranno
 la manifestazione i Sindaci di Caserta dott. Pio Del Gaudio e di San 
Prisco prof. Siero, il Direttore del periodico “Albatros” Lucia de 
Cristofaro, la Presidente della FIDAPA “Calatia” di Maddaloni prof. 
Wilma Ambrosio, il Presidente della Pro Loco dott. Francesco Giaquinto. 
Le
 opere fotografiche dell'artista Pasquale Monaco sono lavori grafici 
astratti, dei quali è difficile individuare il soggetto, ma grazie ai 
quali la mente può vagare ed esplorare mondi sparsi nello spazio, 
riflettendo sul rapporto tra l'essenza umana e l'infinito. 
Il
 video permette di analizzare una sequenza mirabile di immagini arcane, 
nelle quali si possono avvertire le vibrazioni che si spandono 
nell'universo e si incrociano e sovrappongono nel silenzio degli spazi 
interplanetari. 
La mostra proseguirà fino al 16
 dicembre 2011 con il seguente orario di apertura: ogni giorno dalle ore
 9.00 alle ore 12.30 e su appuntamento (Pro Loco 0823/32 20 81 – C.R. 
Sciascia 338/79 22 753)
* * * * * * * * * * *
Le
 opere di Pasquale Monaco sono scatti fotografici particolari, 
fotografie non manipolate né a livello di negativo, né a livello di 
stampa, ma sono semplicemente stampate secondo un opportuno taglio, 
frutto dell'originale sensibilità dell'artista. Il risultato sono lavori
 tendenzialmente grafici, dal sapore astratto ed imprecisato, dei quali è
 difficile individuare il soggetto, ma grazie ai quali la mente può 
vagare ed esplorare mondi sparsi nello spazio, riflettendo sul rapporto 
tra l'essenza umana e l'infinito. 
Quindi, vi è 
una differenza enorme tra lo stile ineffabile ed enigmatico dell'artista
 Pasquale Monaco e quello di quei fotografi tradizionali che operano 
fondamentalmente un reportage, anche se con elementi e spunti notevoli 
di riflessione a causa del particolare taglio dato. In effetti, ogni suo
 scatto offre al fruitore, infatti, l'intensa  di un atto creativo istintivo e spontaneo.  
Di
 fronte alle opere di Pasquale Monaco il pubblico rimane sconcertato. Da
 un lato avverte la sfida dell’artista che penetra in arcani ambiti dal 
sapore intenso e misterioso, dall’altro si sente coinvolto in visioni 
dalla forte spazialità e dall’intenso rimando psicologico. Quando, poi, 
Monaco inizia a giocare con i riflessi, le trame del visibile accolgono 
in sé valenze sconosciute e stimolanti … e l’intricato sistema psichico 
della mente umana si avventura negli spazi infiniti del cosmo alla 
ricerca del trascendente.
Nella sua 
presentazione, intitolata “Il sistema dinamico del subconscio umano”, il
 critico d'Arte Carlo Roberto Sciascia ha affermato: “Avete mai giocato 
ad osservare le nuvole in cielo per individuare in quel continuo 
evolversi di ammassi di grigi, bianchi e profondi blu forme, rese reali 
dall'immaginazione, le quali si trasformano progressivamente in altre e 
poi in altre ancora? Ebbene, in quella progressiva  si è di fronte a composizioni  a 
molti livelli, le quali offrono la suggestione di una molteplicità di 
, significati che, al di là di suggerire l'idea di 
irregolarità ed eterogeneità generalizzata, generano sensazioni nel 
fruitore che vanno oltre la negazione di ogni tipo di connessione e/o 
coesione, esibita attraverso l'isolamento di un evento non comunque 
commensurabile, per realizzare elementi di vero espressionismo astratto.
 In questo ambito, a mio avviso, si pongono le opere fotografiche di 
Pasquale Monaco che varcano gli epitomi formali oggettuali 'indubbia 
importanza estetica per assurgere a vere percezioni mentali di valore 
filosofico e poetico”.    
L'artista propone 
visioni che rappresentano l'occasione per addentrarsi in un mondo 
animato da figure misteriose e scenografie conturbanti, segni che si 
ripetono e cromatismi dal sapore ancestrale in un processo armonico 
altamente controllato dagli effetti estetici intensi e dalle sonorità 
profonde. Le sue opere si aprono, quindi, verso drammi esistenziali e 
descrivono eventi apparentemente caotici, ma fortemente coinvolgenti. 
Siamo di fronte ad opere dalla notevole armonia compositiva di ogni 
elemento puro, la quale crea ordine dal caos. 
A
 volte, infatti, le sue opere appaiono quali fotografie di nebulose e 
galassie scattate con un teleobiettivo astronomico altre di strutture 
molecolari al microscopio, altre di una esplosione nucleare, altre di 
microbiologia; in effetti quello di Pasquale Monaco è un tentativo di 
presentare le  di un sistema dinamico quale è il 
subconscio dell'uomo, proposto nei suoi slanci più spontanei ed 
apparentemente caotici simili in qualche modo a frattali in correlazione
 misteriosa ma stretta con la struttura della mente umana e, per questo,
 familiare a tutti.  
“La costruzione finale è 
 - sottolinea Carlo Roberto Sciascia - e pare 
ottenuta iterando un elemento con notevole  
omotetica che rende il messaggio più sostanziale, cioè in grado di 
spaziare – adottando l'apparente caos - anche in discipline 
completamente differenti quali la musica la poesia, l'architettura, .., 
vive in una dovizia di particolari rilevanti e  di 
immagini di efficienza infinita, scaturenti da un intreccio di linee e 
cromatismi che si rifa alla geometria frattale e alle . Il , che egli offre
 nelle sue fotografie, è puramente mentale e ricco di intuizioni: le 
immagini di Pasquale Monaco si presentano come un caotico intreccio di 
segni colorati, in cui è possibile nella libera interpretazione di 
linee, forme e colori intuire anche qualche forma, ma che rappresenta 
una realtà psichica dalla struttura ritmica e dai contenuti emozionali 
intimi. L'insieme dei segmenti ripetitivi appare come un processo, che 
trasforma continuamente l'idea stessa in un carattere dinamico-spaziale 
che emerge con forza in un'espansione della materia conducente verso la 
sovrapposizione e contrapposizione di frammenti continuamente variabili 
su uno sfondo intenso che amplifica la poetica dell'insieme in un 
tormentoso scavo psicologico nella ricerca di un linguaggio che, nella 
sua essenzialità, risponda soltanto a un criterio di necessità interiore
 e si realizza nell'immediatezza visionaria di un'intuizione che affonda
 una parte preponderante delle sue radici nella soggettività 
incondizionata di Pasquale Monaco, nei suoi stati d'animo, nella sua 
essenza di uomo libero”.      
Ma i cromatismi, 
esaltati dalla loro intensità, ed i segni gestuali, che si inerpicano 
nell'etere alla ricerca di un quid indecifrabile e cosmico, di quel 
senso di spazialità che fagocita ogni suono e vibra in onde mirabili 
perse nell'infinito. 
Il video permette, infine,
 di poter analizzare una sequenza mirabile di immagini arcane, nelle 
quali si possono avvertire le vibrazioni che si spandono nell'universo e
 si incrociano e sovrappongono nel silenzio degli spazi interplanetari. 
La
 mostra proseguirà fino al 16 dicembre 2011 con il seguente orario di 
apertura: ogni giorno dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e su appuntamento 
(Pro Loco 0823/32 20 81 – C.R. Sciascia 338/79 22 753)
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Il sistema dinamico del subconscio umano
di Carlo Roberto Sciascia
Avete
 mai giocato ad osservare le nuvole in cielo per individuare in quel 
continuo evolversi di ammassi di grigi, bianchi e profondi blu forme, 
rese reali dall'immaginazione, le quali si trasformano progressivamente 
in altre e poi in altre ancora? 
Ebbene, in 
quella progressiva  s i è di fronte a 
composizioni  a molti livelli, le quali offrono la 
suggestione di una molteplicità di , significati che,
 al di là di suggerire l'idea di irregolarità ed eterogeneità 
generalizzata, generano sensazioni nel fruitore che vanno oltre la 
negazione di ogni tipo di connessione e/o coesione, esibita attraverso 
l'isolamento di un evento non comunque commensurabile, per realizzare 
elementi di vero espressionismo astratto.    
In 
questo ambito, a mio avviso, si pongono le opere fotografiche di 
Pasquale Monaco che varcano gli epitomi formali oggettuali 'indubbia 
importanza estetica per assurgere a vere percezioni mentali di valore 
filosofico e poetico. 
 Evidente è la differenza
 tra lo stile enigmatico di Monaco (le fotografie non sono manipolate né
 nel loro negativo, né a livello di stampa, né con l'aggiunta di effetti
 speciali, né al computer, né con altri interventi; sono semplicemente 
stampate secondo un opportuno taglio, frutto dell'originale sensibilità 
dell'artista) e quello dei fotografi tradizionali dallo stile artistico 
figurativo. Ogni suo scatto si presenta, infatti,  di un atto creativo istintivo e spontaneo.  
Pasquale
 Monaco non rivela l'oggetto fotografato in quanto lo stesso non 
rappresenta altro che l'occasione per addentrarsi verso un mondo animato
 da figure misteriose e scenografie conturbanti, segni che si ripetono e
 cromatismi dal sapore ancestrale in un processo altamente controllato 
dagli effetti estetici intensi e dalle accezioni profonde. 
Le
 sue fotografie si aprono verso drammi esistenziali e descrivono eventi 
apparentemente caotici, ma fortemente coinvolgenti. Siamo di fronte ad 
opere dalla notevole armonia compositiva di ogni elemento puro, la quale
 crea ordine dal caos. A volte, infatti, appaiono quali fotografie di 
nebulose e galassie scattate con un teleobiettivo astronomico altre di 
strutture molecolari al microscopio, altre di una esplosione nucleare, 
altre di microbiologia; in effetti quello di Pasquale Monaco è un 
tentativo di presentare le  di un sistema dinamico quale
 è il subconscio dell'uomo, proposto nei suoi slanci più spontanei ed 
apparentemente caotici similiin qualche modo a frattali in correlazione 
misteriosa ma stretta con la struttura della mente umana e, per questo, 
familiare a tutti.  
La costruzione finale è 
 e pare ottenuta iterando un elemento con notevole 
 omotetica che rende il messaggio più 
sostanziale, cioè in grado di spaziare – adottando l'apparente caos - 
anche in discipline completamente differenti quali la musica la poesia, 
l'architettura, .., vive in una dovizia di particolari rilevanti e 
 di immagini di efficienza infinita, scaturenti da un 
intreccio di linee e cromatismi che si rifa alla geometria frattale e 
alle "esplosioni disorganizzate di energia casuale". Pasquale Monaco in 
questo si avvicina al movimento dei , perché realizza
 opere nelle quali "tutto brulica, vibra, s'attorciglia, brilla, 
sprizza, esulta, sobbalza, danza, volteggia, palpita, sfarfalla, 
turbina; veniamo precipitati dentro vortici, ritmi e turbinii come se la
 testa fosse dentro il cestello della lavatrice: tutto si muove, tutto 
gira e in tutte le direzioni" (Henri-Francois Debailleux, critico d'arte
 teorico dei frattalisti) e "senza copiare la natura riproduce quanto di
 più selvaggio, irrazionale e irregolare esiste nella natura stessa, 
vista nel suo divenire, nella sua essenza, piuttosto che nella sua 
apparenza" (Dalva de Abrantes, presentatore del gruppo Gruppo 
Internazionale di Arte Frattale). Ma il  che egli offre 
nelle sue fotografie è puramente mentale e ricco di intuizioni: le 
immagini di Pasquale Monaco si presentano come un caotico intreccio di 
segni colorati, in cui è possibile nella libera interpretazione di 
linee, forme e colori intuire anche qualche forma, ma che rappresenta 
una realtà psichica dalla struttura ritmica e dai contenuti emozionali 
intimi.      
L'insieme dei segmenti ripetitivi 
appare come un processo, che trasforma continuamente l'idea stessa in un
 carattere dinamico-spaziale che emerge con forza in un'espansione della
 materia conducente verso la sovrapposizione e contrapposizione di 
frammenti continuamente variabili su uno sfondo intenso che amplifica la
 poetica dell'insieme in un tormentoso scavo psicologico nella ricerca 
di un linguaggio che, nella sua essenzialità, risponda soltanto a un 
criterio di necessità interiore e si realizza nell'immediatezza 
visionaria di un'intuizione che affonda una parte preponderante delle 
sue radici nella soggettività incondizionata di Pasquale Monaco, nei 
suoi stati d'animo, nella sua essenza di uomo libero.