03 aprile 2011

Scritte vandaliche sul complesso vanvitelliano


CASERTA. Non è possibile! Adesso anche sul Monumento Vanvitelliano, direttamente nel Piazzale Carlo III, davanti alla Reggia, dove quotidianamente transitano migliaia di turisti, arrivano gli sfregi permanenti di scritte insulse, senza senso, di grave delegittimazione della dignità e di sicuro pregiudizio del patrimonio cittadino. Sono anni che la città di Caserta è sotto l’attacco, alla pari di tutte le altre città d’Italia, di una pratica che segna un degrado sociale e l’approssimazione, oltre che la scarsa conoscenza del territorio, con cui alcuni giovani si cimentano con il patrimonio pubblico, nella circostanza patrimonio dell’umanità. Dopo molti monumenti e palazzi pubblici, dopo che un intero quartiere (parco Gabriella) risulta completamente segnato da scritte e frasi inutili, adesso siamo all’atto più grave di una degenerazione che rischia di screditarci in tutto il mondo. Esiste al riguardo, anche nella nostra città una specifica ordinanza anti-writer che è però stata ad oggi di difficile attuazione, atteso che i grafomani utilizzano ore della giornata e metodi che li rendono ignoti ai controlli ed al rilievo dell’occhio umano e delle telecamere medesime. In quella circostanza fu dato indirizzo ai vigili urbani, all’ufficio decoro ed arredo urbano di procedere anche ad un censimento delle scritte murarie e dei graffiti al fine di rendere edotta l’amministrazione del danno già in essere e di quanto necessario per rendere efficace l’ordinanza antiwriters. Roma spende circa 6 milioni di euro l’anno per rimuovere scritte ed imbratti, Firenze 4 milioni, Milano circa 5, ciò che dice che è in atto un’autentica sfida alle istituzioni considerati i danni ed i luoghii strategici e talvolta impossibili su cui si realizzano le scritte. Personalmente con la stesura dell’ordinanza, provai circa due anni fa a coinvolgere l’attrice Cristiana Capotondi, era appena uscito il film “ Scrivilo sui Muri “, così come tentai un contatto con Federico Moccia, autore di “ Tre metri sopra il cielo” frase che, con le varie versioni, campeggia su molti muri della nostra città. Sarà facile immaginare che, malgrado la cortese risposta e le argomentazioni poste a sostegno, risultò abbastanza difficile, per una questione di ruolo e di marketing, avere una disponibilità e la presenza in città e nessuno dei due riuscì neanche a dare un concreto segnale per una nuova consapevolezza sul problema e una possibile inversione di tendenza. Un giorno a Caserta comparve a caratteri cubitali alle spalle del Monumento la frase “Ilaria ti Amo”, fu quella la circostanza in cui con la collaborazione di Teleluna registrammo un appello ad Ilaria a rendersi visibile e/o comunque a diffidare di chi ostentava in maniera così da megalomane un sentimento che, forse, sarebbe stato più giusto far pervenire con gli strumenti tradizionali. Il servizio televisivo fu un successo. Provai anche a parlare con i writers ufficiali, ossia con chi esprime l’arte attraverso il disegno che a volte può essere anche una forma di nuova armonia e di colorazione di un quartiere e/o di una porzione del territorio degradato., così come interessai l’Asl e la Facoltà di Psicologia per analizzare la nuova tendenza, sintomo comunque di un disagio. Cosciente delle problematiche di sicurezza dell'immenso piazzale e dell'area, interessai anche il Ministero della Difesa affinchè in un processo di promozione reciproca la Reggia potesse utilizzare il servizio Città sicure, reso con estremo prestigio e funzionalità dalla Brigata Garibaldi, di stanza nella nostra città, in tutta Italia. La proposta fu valutata con favore dal Ministero. Ma nulla è bastato e niente è servito! Ma così non va! Jessica, Valentina, Pietro, Sara,Rosy, Roberto, ecc.(nomi scritti sulle mura storiche) ritornate sul posto e rendetevi conto della inutilità di un gesto che costerà, per la rimozione, tanti soldi alla comunità e spero anche ai vostri genitori. Con una diversa e più concreta gestione dell'imponente patrimonio culturale e monumentale della nostra estesissima provincia, urgono nuovi strumenti e più rigorosi controlli! Quelle scritte vanno rimosse oggi con ogni urgenza, rendendo partecipe la cittadinanza che dovrà appropriarsi del messaggio per trasferirlo a quanti ancora non si rendono conto che l’attacco ai monumenti è la svalutazione della nostra storia, lo svuotamento della identità, la mancanza di ogni coscienza civica, che è poi nient'altro che il sintomo di una società priva di ogni speranza futura. Ogni anno la sola pulizia del Monumento ai Caduti, almeno per la parte più evidente, e nelle tre date istituzionali del 25 aprile, del 2 giugno e del 4 novembre costa alla città di Caserta e quindi, in quota parte a ciascuno di noi, circa 30 mila euro, ciò che erode ancor di più le casse comunali e la possibilità di dare risposta a problematiche più urgenti e serie.

Antonio Ciontoli (nella foto)