03 aprile 2011

LA PADANIA 3 APRILE EBOLI, CRISTO CI TORNA A 4 ZAMPE.


Sono le persone a fare la differenza, a dimostrare che il volere è il vero potere e che il potere senza volere è solo un guscio vuoto. E contiamole allora le persone come Antonella Centanni e le volontarie della Lega del Cane di Salerno. E divulghiamolo allora, l’esempio del Rifugio di Monte di Eboli, perché sia uno specchio dove la mostruosità dell’indifferenza ormai ristagnata e incancrenita con metastasi diffuse nel tessuto sociale che fatica a sentire vibrare il senso della legalità e il senso del rispetto della vita, finalmente si veda e inorridisca e lasci frangere in mille cocci l’assuefazione alla crudeltà, al male, al tantoèsolouncane! Con la speranza che finalmente la Campania suoni rintocchi di vita e non solo di morte. Per gli animali. Buona lettura Chiliamacisegua

www.chiliamacisegua.org

“………….Eboli - Ad un certo punto la strada si divide. Se tiri diritto ti infili sul Monte Cicerale. Ma se dopo Battipaglia ti addentri nell’entroterra che ruba sempre uno sguardo verso il mare, arrivi sul Monte di Eboli. È una Divina Commedia arrivarci, attraverso il purgatorio stradale dei cani, se va bene forse padronali, che stazionano ovunque, davanti alle case, solitari nei campi, all’ombra di una pianta, od occupano i barili blu di plastica rovesciati come ripari consueti vicino ai casolari. Sulla Salerno- Reggio è tutto un seguirsi di macchie di sangue e di resti che dignitosamente nessuno ha fatto più in là. Alla fine arrivi, esausti anche gli occhiali da sole, e se non fosse per l’indicazione stradale che suggerisce di andare a Giffoni, dove si apre uno spaccato di altra natura e civiltà, penseresti a girare la macchina e tornare a casa. Proseguire sarebbe peggio, qualche decina di chilometri e saresti ai piedi del totem dell’inceneritore di Cicerale. Realtà giusto domani a processo col ministero della Salute parte civile con tutte le associazioni. Sempre che si sia riusciti la terza volta a notificare all’imputato la comparizione……….

Basta una persona a fare la differenza e Antonella Centanni fa l’abisso tra ciò che scivola nell’orrido, nella corruzione dell ’uomo e ciò che risale dagli inferi verso la vita e la legge. Il Rifugio Monte di Eboli che gestisce assieme alla sua squadra, venti volontari della Lega del cane, di cui lei è presidente a Salerno, non è solo un canile. È la presenza dello Stato in provincia di Salerno. Il rifugio è aperto, sette giorni su sette; a turni tutti sfamano 450 anime e tengono in perfetto ordine per amore e rispetto. Qui non ci sono “addetti” di cooperative fittizie di raccolta rifiuti che eppure vincono appalti per curare i cani, come accade quasi ovunque. Tutti sanno che un giornalista sta arrivando, io non sapevo che tutti mi stessero aspettando, stupiti dal conoscere qualcuno che per la prima volta ha dato loro ascolto dopo decenni di battaglie soffocate contro le asl nullafacenti, contro i gestori dei lager, contro i sindaci fuorilegge. Nessuno che li avesse mai degnati di umana attenzione, raccogliendo i loro indizi, le loro prove di reato. Finalmente qualcuno che non archivia. Arrivano da tutta Salerno e dalla regione per stringerti la mano, fare foto insieme, spiegare che ti leggono e che sperano. Sperano nel sottosegretario Francesca Martini, nella task force della dr. Rosalba Matassa, nella direzione generale della dr. Gaetana Ferri. Sperano nel tam tam di Chiliamacisegua. Sperano in chi ha aperto la pancia del loro dolore e lo ha raccontato. Sperano in chi non sa tacere e si fanno scudo umano per te, per una gratitudine che ti imbarazza. ……………………………..”

s.piazzo@lapadania.net;

VIAGGIO NELL’ITALIA BESTIALE SETTANTOTTESIMA PUNTATA

a cura di STEFANIA PIAZZO

LEGA DEL CANE CHIAMA, REGIONE CAMPANIA NON RISPONDE

EBOLI, CRISTO CI TORNA A 4 ZAMPE


Il miracolo di Antonella nella terra dove mangia la camorra


c.s.