16 giugno 2010

Ritorno alle radici. Difendiamo l’acqua, fonte di vita e dono di Dio




Il Mondo oggi sta andando verso un cataclisma e chi dovrebbe “salvarlo” non se ne accorge, perché troppo preso dai suoi sporchi interessi. Per tutte le culture della Terra il Sacro dovrebbe venire prima del politico, perché è il cardine per tesserne le umane trame. Una forte sacralità che è stata al contrario dimenticata da un’Italia e da un’Europa ormai succubi di una cultura che poco riguarda le proprie radici, quindi invece di una viva tradizione che si incarna e tramanda nei popoli, si è sostituita una scienza funzionale agl’interessi del mercato considerando l’Altissimo, un tempo principio unificante, merce di scambio o rinchiuso nella banconota di un dollaro. La differenza che si sia atei o credenti, la cosa è al quanto angosciante, il Dio dollaro è ormai l’unico simbolo di una religione e di una cultura divenute così il proprio stesso simulacro, di una Storia barattata con il frigorifero, la televisione ecc… Identità locali e spiritualità arcaiche sono così i radicali da porre in contrapposizione all’uniformità di un mercato globale che tutto vorrebbe a sé inghiottire. Identità che ogni giorno di più andiamo perdendo, trasformandoci inesorabilmente da popolo cosciente della propria cultura a massa intenta a soddisfare improprie e meschine mire materiali. Concludendo dobbiamo riconquistare e vivere in nome dell’Altissimo, perché solo così potremo avere la Libertà che da noi stessi ci stiamo negando e per cui solo, veicolata da vera conoscenza, la vita è degna di essere vissuta.

Giuseppe D'Abbraccio