ALVIGNANO. In merito all’incontro svoltosi sabato scorso presso la sede del Pdl di Piedimonte Matese, il sindaco di Alvignano, Angelo Di Costanzo (nella foto), candidato alle regionali dello scorso mese di marzo, ottenendo un riscontro di oltre 14mila consensi, precisa: “Il malcontento che si è registrato tra gli amministratori e iscritti del Pdl nell’alto casertano, nasce dalla base e non è, quindi, frutto solo del disagio di noi amministratori. Dopo il risultato eclatante che anche qui nelle zone del Matese e del Medio Volturno, così come nell’agro Caleno e Sidicino ha registrato la coalizione del centro –destra e segnatamente del Pdl, ci si attendeva dai vertici del partito un riconoscimento non al singolo, ovvero il sottoscritto o altri, ma al territorio, l’alto casertano, mortificato negli ultimi tempi da una gestione politica che nulla ha prodotto e proprio per questi motivi la popolazione aveva deciso di cambiare registro, affidandosi e sperando che proprio noi del Pdl, potessimo ridonare slancio alla nostra terra, dandoci quindi fiducia e votando i propri rappresentanti sul territorio. Ed invece con la nuova Amministrazione, retta dal presidente Domenico Zinzi, quella svolta tanto auspicata, così come quella visibilità meritata, non si è registrata. Infatti la barra dell’organismo di governo è virata decisamente in altre aree di Terra di Lavoro, l’agro aversano in primis che pure avrà le sue priorità. Tuttavia l’alto casertano merita e deve avere rappresentanza e visibilità nei posti di gestione della “cosa pubblica” non fosse altro per far partecipare questa vasta area attivamente al rilancio della Provincia di Caserta e non, invece, far si che da queste parti si assista passivamente, guardando chi, nella competizione elettorale non vi ha neanche preso parte a discapito invece di chi, come il sottoscritto e altri candidati alle elezioni del marzo scorso hanno contribuito sensibilmente alla vittoria del Pdl. Io personalmente con oltre 14mila consensi, ma anche altri candidati si sono sacrificati per vincere le elezioni e governare. A questo punto attendiamo fiduciosi che il nostro coordinamento regionale e segnatamente l’amico Nicola Cosentino a cui sono legato da un rapporto indiscindibile, dia un segnale per il nostro territorio.”
Pietro Rossi
Pietro Rossi