04 dicembre 2008

IL TRIBUNALE RESPINGE IL DISSEQUESTRO DELL'EX COTONIFICIO DOVE DOVREBBE SORGERE IL CENTRO COMMERCIALE.


COMUNICATO STAMPA
COORDINAMENTO CITTADINO PDL
PIEDIMONTE MATESE


Rimane sotto sequestro l’immobile di Via Canneto dove dovrebbe sorgere il centro commerciale. Il Tribunale di Riesame, al termine della camera di consiglio svoltasi nella mattinata dell’altro ieri, ha difatti rigettato l’istanza avanzata dai proprietari per ottenere il dissequestro della struttura dove un tempo operava l’ex cotonificio delle Manifatture del Matese ed ora destinato ad accogliere un centro di media distribuzione. All’intero immobile furono apposti i sigilli alcune settimane fa da parte dei Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese, coordinati dal Capitano Salvatore Vitiello, su ordine della Procura della Repubblica di Santa Maria C.V., all’esito delle indagini condotte dal Magistrato Silvio Marco Guarriello che emise anche 14 avvisi di garanzia a carico del proprietario dell’edificio Civitillo, dell’ex tecnico comunale Ernesto Palermiti e dell’attuale responsabile del Settore Urbanistica del Comune Pietro Terreri, dei componenti dell’ex Commissione Edilizia Comunale, ritenuta illegittima dal Tar e dal Consiglio di Stato, dei tecnici professionisti che hanno seguito la pratica edilizia e di un funzionario dell’Asl Ce/1, ravvisando il Giudice diverse ipotesi di reato, tra le quali l’abuso di ufficio, il falso materiale ed ideologico in atti pubblici, l’abusivismo edilizio e reati contro l’ambiente. Ora, a distanza di circa un mese, la proprietà ha chiesto al Tribunale di liberare la struttura per continuare i lavori di allestimento del centro commerciale, che secondo alcune voci dovrebbe aprire già dopo Natale, ma i Giudici del Riesame hanno bocciato la richiesta di dissequestro, anche perché le indagini sono ancora in corso, per cui si allungano i tempi dell’apertura del centro alle porte del capoluogo matesino. Intanto, la minoranza del Popolo della Libertà affila nuovamente le armi preannunciando di volerci vedere chiaro sulla rapidità con cui l’ex commissione edilizia integrata, non appena insediatasi, ha subito proceduto all’esame ed accolto la richiesta di sanatoria dei lavori effettuati per l’ampliamento dell’immobile ma eseguiti senza regolare rilascio di permesso a costruire. Una solerzia che, secondo l’opposizione, “non è stata usata per l’esame delle richieste degli altri comuni cittadini, ai quali è stato riservato un trattamento ben diverso con lungaggini varie che fanno venire il sospetto, o meglio confermando la nostra tesi sulla corsia preferenziale e sulla protezione assicurata dall’amministrazione comunale del sindaco Vincenzo Cappello ad un’iniziativa chiaramente speculativa in grado di mettere in ginocchio, semmai si dovesse concretizzare, l’intero sistema economico e commerciale della nostra città”.