CAIAZZO - “È
inaccettabile quanto accaduto negli uffici Asl ubicati a Caiazzo, ben 4 contagi
ufficializzati dopo oltre una settimana dal sospetto serio e fondato del primo
caso e, nel frattempo, nessuno ha adottato misure precauzionali. Il sindaco
Giaquinto e la direzione Asl non hanno preso in considerazione la possibilità
che allo stato attuale ogni errore, ogni lungaggine o superficialità può
portare al contagio per l’intera Caiazzo e la popolazione dei comuni vicini che
afferiscono agli uffici di Via Caduti sul Lavoro?” A chiederselo i consiglieri
comunali di Caiazzo Bene Comune, Michele RUGGIERI, Marilena Mone e Mauro
Carmine Della Rocca (nella foto), all’indomani della ufficializzazione della notizia di
alcuni - quattro? - contagiati tra i dipendenti in servizio presso il distretto
che ha sede nel capoluogo caiatino. “Restiamo davvero basiti ed
esterrefatti dalla superficialità e dall’immobilismo con cui è stata gestita, o
meglio non gestita, l’intera situazione verificatasi nella nostra città. Eppure
che vi fossero almeno un paio di casi sospetti lo si sapeva da giorni, da oltre
una settimana giravano voci di presunte positività al Covid-19 tra il personale
dell’Asl, ma a fronte di tanto ci saremmo aspettati l’adozione di misure
precauzionali da parte del Sindaco, quale massima autorità sanitaria locale, e
della direzione dell’Asl, per tutelare la salute pubblica ma, soprattutto, per
preservare i dipendenti che lavorano negli uffici di via Caduti sul Lavoro ed i
cittadini di Caiazzo e dei comuni vicinori che frequentano quotidianamente
quella struttura. Non più di una settimana fa, anche il nostro
consigliere Mauro Della Rocca, a nome dell’intero gruppo, aveva interrogato il
sindaco Giaquinto per sapere se vi erano casi di positività al Coronavirus
presso l’Asl e quali misure erano state adottate per salvaguardare la salute
dei caiatini e per informarli di quanto stava accadendo, a partire dai tamponi
effettuati di cui si era in attesa dei risultati”, dichiara la minoranza
consiliare. “Purtroppo, a fronte di un COC inadeguato e non all'altezza della
situazione e di un’amministrazione inerte, in un solo colpo Caiazzo si è
ritrovata a fare i conti con i casi di contagio e la giustificata
preoccupazione ora dei cittadini che temono per la loro salute e quella dei
propri cari. Comune ed Asl avrebbero dovuto porre in isolamento volontario
e controllato da subito il dipendente sottoposto per primo a tampone, evitare
contatti ravvicinati e diretti con gli altri dipendenti del distretto e con gli
utenti della struttura sanitaria, misure queste che andavano adottate una
settimana fa, non oggi quando ormai è troppo tardi ed il danno è stato fatto,
nella speranza che non vi siano altri casi positivi. Senza contare il pericolo
di contaminazione determinato dalla coesistenza nella stessa struttura dei
locali che ospitano il personale del servizio di pronto soccorso 118 che
dovrebbe essere immediatamente trasferito in altra sede della città, venendo
gli operatori quotidianamente in contatto con pazienti potenzialmente positivi
al Covid-19. Ad ogni modo, pretendiamo dal Sindaco Giaquinto che chiarisca da
subito alla cittadinanza, prima che a noi, cosa è avvenuto, dove e perché si è
sbagliato, cosa non ha funzionato e chi non ha preso i provvedimenti dovuti del
caso a tutela della salute pubblica. Lo chiede la città di Caiazzo, lo si deve
ai cittadini che stanno vivendo ore di timore e di angoscia per l’inerzia e la
superficialità di chi bada sempre più alla forma e sempre meno alla
"sostanza”, concludono i consiglieri Ruggieri, Mone e Della Rocca.