NAPOLI – La Regione Campania
in controtendenza rispetto alle altre regioni italiane sulla presentazione
delle istanze di CIG in deroga. La
CIG in deroga, come ben si ricorderà, può essere anche riconosciuta
retroattivamente a decorrere dal 23 febbraio 2020 e comunque per un periodo non
superiore a nove settimane, in conseguenza degli effetti reali dell’emergenza
epidemiologica da Covid 19 in Campania. La CIGD è concessa a beneficio dei
lavoratori dipendenti di unità produttive ubicate in Campania. Dall’applicazione
di tale trattamento sono esclusi i datori di lavoro domestico. La Regione
Campania, in data 19 MARZO 2020, con prot. 00550, ha siglato con le OO.SS. e
Datoriali comparativamente più rappresentative a livello nazionale e regionale
un “ACCORDO QUADRO PER IL RICONOSCIMENTO DEI TRATTAMENTI DI CASSA INTEGRAZIONE
SALARIALE IN DEROGA EX ART. 22 DEL DECRETO LEGGE 17 MARZO 2020, n. 18”. La piattaforma della Regione
Campania ha accolto ad oggi circa 43
mila istanze per la CIG in deroga, ha confermato visibilmente soddisfatta l’Assessore Regionale
al Lavoro Sonia Palmeri (nella foto), tutto
procede regolarmente, il flusso di istanze si è normalizzato e non c'è stato
dal primo momento alcun minimo intoppo. Secondo il Sole 24 Ore Radiocor Plus, sono
10 le regioni italiane che non consentono ancora di presentare le domande di
Cassa Integrazione in Deroga a causa di intoppi burocratici o trattative con le
parti sociali che vanno per le lunghe. Abruzzo, Bolzano, Sicilia, Trento,
Umbria, Valle d'Aosta non hanno ancora ufficializzato la data da cui sara'
possibile inoltrare le istanze; mentre in Basilicata e Sardegna sara' possibile
farlo dall'8 aprile; in Calabria e in Emilia-Romagna dal 6 aprile, ma in
quest'ultima regione l'invio delle richieste per le 4 settimane precedenti si
e' concluso solo nei giorni scorsi. Sono i dati forniti dai Consulenti del
lavoro che hanno espresso le loro preoccupazioni in relazione alle tensioni
diffuse, sfociate in tentativi di aggressione a Consulenti del Lavoro,
erroneamente percepiti o ritenuti dai lavoratori quali responsabili della
mancata percezione delle somme maturate a titolo di ammortizzatori sociali. Per
questo, la Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine, Marina Calderone, ha
scritto al Ministro dell'Interno, Prefetto Luciana Lamorgese, per segnalare
episodi di violenza o minaccia alla Categoria.
Pietro Rossi