03 aprile 2020

CORONAVIRUS: CIG IN DEROGA 43 MILA ISTANZE GIA’ PRESENTATE IN REGIONE CAMPANIA


NAPOLI – La Regione Campania in controtendenza rispetto alle altre regioni italiane sulla presentazione delle istanze di CIG in deroga. La CIG in deroga, come ben si ricorderà, può essere anche riconosciuta retroattivamente a decorrere dal 23 febbraio 2020 e comunque per un periodo non superiore a nove settimane, in conseguenza degli effetti reali dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 in Campania. La CIGD è concessa a beneficio dei lavoratori dipendenti di unità produttive ubicate in Campania. Dall’applicazione di tale trattamento sono esclusi i datori di lavoro domestico. La Regione Campania, in data 19 MARZO 2020, con prot. 00550, ha siglato con le OO.SS. e Datoriali comparativamente più rappresentative a livello nazionale e regionale un “ACCORDO QUADRO PER IL RICONOSCIMENTO DEI TRATTAMENTI DI CASSA INTEGRAZIONE SALARIALE IN DEROGA EX ART. 22 DEL DECRETO LEGGE 17 MARZO 2020, n. 18”. La piattaforma della Regione Campania ha accolto ad oggi circa 43 mila istanze per la CIG in deroga, ha confermato visibilmente soddisfatta l’Assessore Regionale al Lavoro Sonia Palmeri (nella foto), tutto procede regolarmente, il flusso di istanze si è normalizzato e non c'è stato dal primo momento alcun minimo intoppo. Secondo il Sole 24 Ore Radiocor Plus, sono 10 le regioni italiane che non consentono ancora di presentare le domande di Cassa Integrazione in Deroga a causa di intoppi burocratici o trattative con le parti sociali che vanno per le lunghe. Abruzzo, Bolzano, Sicilia, Trento, Umbria, Valle d'Aosta non hanno ancora ufficializzato la data da cui sara' possibile inoltrare le istanze; mentre in Basilicata e Sardegna sara' possibile farlo dall'8 aprile; in Calabria e in Emilia-Romagna dal 6 aprile, ma in quest'ultima regione l'invio delle richieste per le 4 settimane precedenti si e' concluso solo nei giorni scorsi. Sono i dati forniti dai Consulenti del lavoro che hanno espresso le loro preoccupazioni in relazione alle tensioni diffuse, sfociate in tentativi di aggressione a Consulenti del Lavoro, erroneamente percepiti o ritenuti dai lavoratori quali responsabili della mancata percezione delle somme maturate a titolo di ammortizzatori sociali. Per questo, la Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine, Marina Calderone, ha scritto al Ministro dell'Interno, Prefetto Luciana Lamorgese, per segnalare episodi di violenza o minaccia alla Categoria.
Pietro Rossi