Giuseppe Avecone |
Alife
– Con determina dell’area finanziaria numero 66 del 22 novembre 2013 la società
Pubblialifana S.r.l. è ufficialmente
fuori dai servizi inerenti le entrate locali del Comune di Alife. La stessa
società, già affidataria in regime di concessione dei servizi di accertamento e
riscossione dell’imposta comunale sugli immobili (ICI), della tassa per lo
smaltimento dei rifiuti solidi urbani (Tarsu) e della tassa per le acque reflue
del Comune di Alife, con un contratto decennale stipulato nell’aprile del 2009,
aveva impugnato dinanzi al Tar Campania la nota comunale prot. n. 8391 del 25 luglio 2012, con cui le è stata denegata
la rinegoziazione del contratto di concessione della gestione della nuova
imposta sugli immobili, IMU, e del
nuovo tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, la Tares, tributi destinati a sostituire le precedenti ICI e Tarsu. Il Comune di Alife, nel frattempo, aveva provveduto a
richiedere specifico parere in merito al MEF,
Ministero dell’Economia e Finanze
(prot. n. 13.262 del 27 giugno 2012). La Pubblialifana, oltre a chiedere
l’annullamento di tali atti, aveva chiesto la rinegoziazione della concessione
con l’adeguamento della stessa alle intervenute modifiche legislative
(sostituzione dell’ICI con l’IMU e della Tarsu con la Tares). Lo stesso Tar
Campania aveva evidenziato la non assimilabilità fra IMU ed ICI e fra Tarsu e
Tares, confermata anche da base imponibile e coefficienti di moltiplicazione
ben diversi. La società si era allora appellata all’art. 19 del disciplinare
tecnico amministrativo allegato al contratto di concessione, lamentando il
fatto che l’amministrazione comunale Avecone non aveva neppure intavolato una
trattativa per una potenziale rinegoziazione del contratto stesso con la
società. Ma la stessa norma precisa che, pur consentendo con lo stesso
contratto la gestione di altre entrate comunali nel frattempo intervenute,
l’estensione è ancorata all’iniziativa unilaterale dell’amministrazione
comunale. In definitiva, l’amministrazione comunale Avecone non ha reputato
conveniente la proposta di rinegoziazione formulata dalla società Pubblialifana
(offriva un aggio unico del 3,40%
sulle somme complessivamente riscosse invia ordinaria), quindi è rimasta nella
discrezione della stessa amministrazione valutare la forma organizzativa più
opportuna per la gestione delle entrate comunali. La forma nel frattempo
prescelta è stata quella della gestione “in
house”, ovverossia gestione interna del servizio utilizzando la propria
struttura ed i propri mezzi a disposizione. D’ora in poi, pertanto, tutti i
tributi comunali saranno trattati direttamente dal Comune di Alife.
Pietro
Rossi