Gianluca Pascarella |
PIEDIMONTE MATESE. Il Partito Democratico di Terra di
Lavoro si prepara per l’elezione del Segretario,
ad intervenire sull’argomento è Gianluca
Pascarella referente dell’Area Renzi per l’Alto Casertano. L’otto Dicembre
non si vota solo il Segretario, ribatte Pascarella,
i criteri per la formazione delle liste per l’ assemblea nazionale chiesti dai
Comitati Romani vanno condivisi anche qui in provincia di Caserta. Forse
pochi sanno che insieme al segretario ci sono delle liste (bloccate) che
selezioneranno per collegio la prossima assemblea nazionale del PD, composta da
1000 persone. Per la prima volta al terzo congresso del PD ci siamo finalmente
chiesti come formare quelle liste per impedire che il prossimo segretario sia
prigioniero di poteri e personalismi. Nulla vieta che divengano criteri di
tutti, noi per ora offriamo al nostro candidato Matteo Renzi uno strumento “forte” che nessun candidato segretario
ha mai avuto prima contro gli interessi delle correnti, la prima cosa da
rottamare. La definizione di criteri vuole fare in modo che la costituzione
della prossima assemblea nazionale del PD sia rappresentativa del Partito che
vogliamo. E’ nostro auspicio che questi criteri appartengano a tutte le mozioni
in campo, ma come sostenitori di Matteo Renzi le riepiloghiamo per ribadire che
vogliamo eleggere un segretario che abbia nella propria assemblea non il luogo
del ricatto delle vecchie filiere, ma un luogo di critica e libera elaborazione
politica. Non vogliamo che accada di nuovo ciò che è accaduto con Veltroni e
Bersani, non vogliamo un segretario prigioniero di piccoli potentati
territoriali e personalistici. Per questo chiediamo che nella composizione
delle liste vengano seguiti i seguenti criteri e vigileremo e lavoreremo
affinché questo accada in tutta Italia. In breve queste sono le richieste
dei renziani, 1) In ottica di dare
rappresentanza a tutte le esperienze amministrative, ma di non creare
un’assemblea di soli eletti, è opportuno che in ogni collegio NON possano
essere candidati più di un parlamentare, di consigliere comunale, di un
assessore contemporaneamente; 2)Rispetto
della parità di genere e rappresentanza generazionale e rappresentanza dei
nuovi italiani (promemoria visto che almeno la parità di genere è già recepita
dallo Statuto); 3)In ottica di creare un Partito sempre più vicino al
Paese, è opportuno che nella composizione delle liste si dia
rappresentanza il più possibile a militanti e sostenitori la cui carriera
lavorativa e professionale non sia dipesa da meriti o appoggi politici, cercando
di rappresentare tutte le professioni per dare un volto nuovo e più
rappresentativo al PD del futuro che non sia formato solo da professionisti
della politica. Nelle liste possibilmente devono essere valorizzate al massimo
le esperienze e le competenze espresse dai comitati spontanei nati per il
sostegno a Matteo Renzi, garantendo un’adeguata rappresentanza in assemblea di
coordinatori ed attivisti provenienti dai comitati che hanno creduto nel
progetto politico fin dalla prima ora. Chi è già stato in assemblea nazionale
per due volte non può essere ricandidato. Tutto ciò, conclude Gianluca Pascarella, per far si che l’otto
Dicembre 2013 inizi quel processo di cambiamento del Partito Democratico che
finalmente scevro da ogni tatticismo possa portare ciascuno di noi a
rimboccarsi le maniche e a dare quel contributo di cui il nostro Paese ha
bisogno per ritornare ad essere la nostra amata Nazione Italia e non far si che
tutto cambi perché nulla cambi.
Pietro Rossi