Monsignor Angelo Spinillo |
CASERTA. Venerdì 15 novembre, alle 18,30, alla
Biblioteca del Seminario vescovile di Caserta, in via Redentore, 58, incontro
sul tema: “La trappola delle leggi antiomofobia: verso la promozione
dell’omosessualità, dei matrimoni e adozioni omosessuali?”. Il convegno fa
seguito a un’analoga iniziativa che si è svolta l’11 ottobre scorso presso la
Parrocchia di Sant'Elpidio Vescovo a Casapulla, a cura di Alleanza Cattolica, in collaborazione
con il gruppo Giuristi per la Vita. L’incontro sarà aperto dai saluti di Mons.
Antonio Pasquariello, Vicario generale della Diocesi di Caserta, e del Dott. Pio
Del Gaudio, Sindaco della città; introdurrà S.E. Monsignor Angelo Spinillo, Vice
Presidente della CEI, Vescovo di Aversa ed amministratore della Diocesi di
Caserta. Le relazioni saranno tenute dall’Avv. Fabio Candalino, dei Giuristi
per la Vita, e dall’Avv. Giovanni Formicola, per Alleanza Cattolica. Oggetto
dell’iniziativa è la legge anti omofobia, già votata alla Camera ed in attesa
di essere discussa al Senato, di cui pochi sanno nonostante essa coinvolga in
modo determinante la morale cristiana, minandola profondamente; infatti, la
legge prevede, oltre alla condanna per qualsivoglia atto di violenza nei
confronti degli omosessuali, aggravato dai “motivi abietti”, (peraltro già
prevista dall’ordinamento giuridico attuale-condanna pienamente condivisa da
Alleanza Cattolica), anche la nuova figura del “discorso discriminatorio”, ovvero
la possibilità della legge stessa di “colpire ”coloro che affermassero che il
matrimonio può esistere unicamente tra uomo e donna. In sostanza, esternare un
concetto di legge naturale, come quello del matrimonio tradizionale tra
individui di sesso diverso, costituirebbe di per sé un’affermazione
“discriminatoria”, e come tale perseguibile penalmente. Quindi annunciare il
Catechismo della Chiesa Cattolica in materia di omosessualità e matrimonio, sulla
scorta di quanto già definito dal Magistero della Chiesa, appena ribadito dal
Cardinal Angelo Bagnasco alle settimane sociali dei cattolici italiani, svoltesi
a Torino a Settembre, significherebbe rischiare la galera per “reato
d’opinione”! Un altro effetto disastroso, se passasse la legge, lo troveremmo
nelle scuole, dove i termini sin qui usati di “madre” e “padre” andrebbero
sostituiti con “genitore 1” e “genitore 2”! Siamo quindi di fronte ad una
gravissima violazione del diritto naturale, non soltanto a qualcosa che offende
la fede dei cattolici. E la Chiesa ci invita a difendere soprattutto il
concetto di “famiglia tradizionale” senza scoraggiarci, perché ’”chi crede che
la verità è figlia del tempo ha già ceduto alla dittatura del relativismo”. Ma
qual è il fine che si prefiggono i sostenitori della legge anti omofobia? Ce lo
chiarisce lo stesso Onorevole Scalfarotto, che ne è relatore e principale
propagandista che, in un’intervista a L’Espresso del 26 agosto scorso, ammette
che il dibattito sulla legge anti omofobia “precede quello sui matrimoni gay, o
sulle unioni ”costituendo, di fatto, un’apripista per il passo successivo, cioè
quello dell’approvazione dei matrimoni e delle unioni omosessuali, e di
conseguenza la possibilità delle adozioni. Alleanza Cattolica invita, quindi,
tutti i cattolici a partecipare all'iniziativa, e di impegnarsi a moltiplicare
le occasioni di dibattito sull'argomento, per arginare l’avanzare della
dissoluzione della morale e di impedire, in un futuro prossimo, il
riconoscimento giuridico del matrimonio e delle adozioni omosessuali.
Salvatore Candalino