Vincenzo Cappello |
PIEDIMONTE
MATESE. Le condizioni in cui versa
l’Ospedale civile di Piedimonte Matese, e in particolare il reparto di
Urologia, sono state uno dei temi dibattuti dai Sindaci dell’Alto Casertano
riuniti nella conferenza dello scorso 28 ottobre, tenutasi presso la Comunità
Montana del Matese al fine di affrontare le problematiche che di recente stanno
impoverendo il territorio con la chiusura di uffici e istituzioni. Ed è proprio
facendo seguito a questo incontro che Vincenzo Cappello, in qualità di sindaco di
Piedimonte Matese, comune capofila del territorio, neo eletto in seno al
Comitato di Rappresentanza dei Sindaci della provincia di Caserta che fanno
parte dell’Asl Ce, ha inviato una nota al direttore generale dell’Asl Ce Paolo
Menduni e al direttore sanitario Gaetano Danzi (per conoscenza anche al
presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e all’on. Michele Schiano,
presidente della Commissione Sanità), col fine di manifestare la preoccupazione
dei primi cittadini dell’Alto Casertano. Nella nota Vincenzo Cappello fa
riferimento, nello specifico, a quanto evidenziato da Romualdo Cacciola, primo
cittadino di Pratella e dipendente Asl, in merito alla drammatica situazione
che vive il reparto Urologia, un tempo
fiore all’occhiello della sanità campana con i primari Striano, Landolfi e
Sagnelli. Un reparto che oggi è caduto nell’oblio - si legge – “privo di Primario, mentre l’espletamento del
Concorso ex art. 18 è andato deserto; inoltre il dott. Stefano Striano, che
aveva dato disponibilità a un suo trasferimento a Piedimonte dall’istituto
Pascale di Napoli, ha poi desistito poiché scoraggiato dallo stato di
incertezza dimostrato dalla Dirigenza Sanitaria”. Oggi in Urologia non si eseguono più
interventi chirurgici, ma soltanto consulenze ambulatoriali e day surgery due
volte a settimana. La situazione rischia di degenerare maggiormente poiché dei
tre medici rimasti a prestare servizio, uno è esentato dalle turnazioni, mentre
gli altri due hanno fatto domanda di trasferimento. Da gennaio, dunque, il
reparto potrebbe rimanere sguarnito di personale. Vincenzo Cappello si è fatto
perciò carico delle istanze dei comuni matesini, sollecitando ogni intervento
necessario a scongiurare un ridimensionamento, o peggio, un eventuale chiusura
dell’Urologia, che costituirebbe un ulteriore colpo inferto al territorio del
Matese.
Pietro Rossi