Michele Santoro |
BAIA
LATINA - Nei giorni scorsi, su richiesta della
minoranza consiliare, a Baia e Latina si
è tenuto un Consiglio Comunale per discutere la richiesta della minoranza:
“Esame ed eventuale modifica della Delibera di G. C. n° 94 del 3/7/2013 e
chiarimenti sui criteri valutativi ivi contenuti, in particolare se nella
determinazione della valutazione del terreno si sia tenuto conto
dell’intervenuta declaratoria di incostituzionalità degli artt. 9 e 62 della
legge n° 203 del 1982 sancita dalla Corte Costituzionale con sentenza n° 318
del 2002 dei riferimenti ai Valori Agricoli Medi e se la Giunta Comunale
nell’indicare il Coefficiente di rivalutazione ha tenuto conto dell’art. 9
della legge 1138 del 1970”. Ad inizio della discussione il Sindaco, Michele
Santoro, ha chiarito al consiglio con un’ampia relazione le metodologie
adottate nella redazione della deliberazione n° 94 contestata dalla minoranza,
spiegando con precise citazioni legislative che in nessun modo, con certezza, ha dichiarato Michele Santoro, ritengo si possa
affermare che nella determinazione della valutazione non si è tenuto conto
degli articoli 9 e 62 della legge n° 203/1982, peraltro dichiarati illegittimi
con sentenza n° 318/2002 della Corte Costituzionale. Sostanzialmente è stato
operato in linea con quanto statuito dalla Corte Costituzionale (Sentenza n°
406/1988 in merito alla necessità di
rapportare i canoni ed il capitale di affrancazione “alla effettiva realtà
economica”. Inoltre, il Sindaco ha
doverosamente precisato che il tutto è nato della notifica da parte del Consorzio di Bonifica del
Sannio Alifano di una ingiunzione di pagamento per bonifica di oltre 4.000 Euro
relativa all’anno 2012, ed è stato quindi accertato che nel proprio territorio comunale vi sono beni
civici e terre cosiddette “legittimate”
(o “allodializzate”) gravate da canoni (livelli) demaniali di natura
enfiteutica. Conseguentemente, continua Michele
Santoro, a seguito della comunicazione del Consorzio di Bonifica l’Ufficio
preposto, in data 29 luglio 2013, ha trasmesso agli interessati una nota ad
oggetto: “Terre gravate da livello – Comunicazione” con la quale invitava a presentarsi
presso l’Ufficio al fine di regolarizzare tale situazione. Nel contempo,
continua la predetta nota, si comunica che eventuale domanda di affrancazione
deve essere corredata dalla seguente documentazione …….. Non
si comprende proprio quale sia la
anomalia commessa degli Uffici comunali nel richiedere agli interessati di
regolarizzare una situazione a dir poco grottesca; Anzi non riesco a capire
quando qualcuno afferma: “che il sottoscritto ha guardato agli interessi del
Comune e non dei cittadini, bastonandoli con bollette definite esagerate”. A
tal riguardo è doveroso precisare primo che la Giunta Municipale ha nel caso
specifico fatto gli interessi dell’intera collettività e non di pochi cittadini
che detengono delle proprietà della collettività senza corrispondere nessun
canone anzi addirittura senza preoccuparsi di corrispondere almeno il tributo consortile di bonifica che da anni
il Comune e quindi noi tutti cittadini paghiamo al posto di chi ha in godimento
dei terreni della collettività, secondo
nessuno è stato bastonato con bollette esagerate perche a nessuno è stato mai
fatto pervenire nessuna bolletta o intimazione di pagamento che si voglia. E’
stato solo ed esclusivamente fatta pervenire una nota con cui si
invitavano gli interessati a presentarsi presso gli uffici comunali per
regolarizzare una preesistente situazione. Al fine di chiarire il vero oggetto del contendere diverso
certamente da quello che evidentemente è stato comunicato e fatto passare
all’opinione pubblica, và chiarito il diritto di proprietà di questi beni
gravati da “livelli” che senza ombra di dubbio appartengono all’intera
collettività in quanto appartengono al patrimonio del Comune. Infatti
correttamente il Consorzio di Bonifica trasmette al Comune la cartella
esattoriale in quanto il Comune è il legittimo proprietario. Nella sostanza, conclude
Michele Santoro, per i predetti
terreni gravati da “livelli” il Comune, oltre a non riscuotere il dovuto canone
annuo da parte dei beneficiari, provvede da anni al pagamento degli oneri
consortili a danno dell’intera collettività; Per questi motivi, la
Giunta Municipale rispettosa delle disposizioni di legge con deliberazione n°
94 del 3 luglio 2013 ha deliberato gli indirizzi da perseguire da parte degli
Uffici preposti. Dopo ampia discussione, a maggioranza con i solo voti del
Gruppo di maggioranza è stata approvata la seguente proposta formulata dal
Sindaco Michele Santoro a nome dell’intera maggioranza. Che sostanzialmente
recita:”Dall’analisi di quanto innanzi descritto, deriva la complessità della
materia che non si esaurisce nel caso statistico generale di quanto indicato
per il calcolo con la deliberazione di Giunta Municipale n° 94/2013 bensì, è
necessario ripercorrere una casistica di casi particolari che sarebbe opportuno
approfondirli caso per caso. Per questi motivi penso di interpretare il
pensiero dei colleghi della maggioranza nel proporre la costituzione di una
commissione di tecnici locali esterni che possa nel termine congruo di sei mesi
analizzare le varie problematiche e sottoporre alla Giunta Municipale le
proprie conclusioni. Consegnando evidentemente validi elementi conoscitivi
necessari per la puntuale predisposizione dell’apposito regolamento da
sottoporre all’esame di questo Consiglio. Successivamente alle determinazioni
della Commissione sottoporre le conclusioni all’attenzione delle Associazioni
di categorie interessate ed al competente Settore Provinciale dell’Agricoltura
competente per territorio. Mentre non veniva approvata dalla maggioranza la
proposta formulata dalla minoranza che raccoglieva solo tre voti.
Pietro Rossi