dottor Luigi Ferritto, |
PIEDIMONTE MATESE, "Sono
piu' di 1.600 i pazienti che ogni anno afferiscono agli ambulatori di
Pneumologia Matesini, molti dei quali ormai ad uno stadio avanzato" Tosse, espettorato e mancanza di
respiro. Sono questi i primi campanelli d'allarme che nei soggetti a rischio -
ed in particolare nei fumatori - devono far insorgere il sospetto di BPCO
(Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva), una patologia respiratoria che
spesso viene diagnosticata solo quando e' ormai in stadio avanzato. In
Campania, secondo recenti dati statistici, la BPCO si stima colpisca circa
250-300mila persone, molte delle quali ancora non diagnosticate. "Sono
piu' di 1.600 i pazienti che ogni anno afferiscono agli ambulatori di Pneumologia dislocati sul territorio
matesino, molti dei quali ormai ad uno stadio avanzato. - dichiara il
dottor Luigi Ferritto, responsabile dell'ambulatorio di Pneumologia
della Clinica Athena-Villa dei Pini di Piedimonte Matese (CE) - I sintomi
principali con cui si manifesta la BPCO sono tosse, espettorazione cronica,
dispnea e ridotta tolleranza allo sforzo abituale. Nei soggetti fumatori questi
campanelli d'allarme non devono essere sottovalutati, ma devono piuttosto
indurre a verificare la presenza della patologia con una semplice indagine di
primo livello, la spirometria, che consente di confermare la diagnosi clinica
di sospetta BPCO e di trattarla in una fase precoce". Per questo motivo, il documento 2012 delle
societa' pneumologiche sulla gestione della Bpco prevede l'inclusione della
spirometria nella visita al paziente e l'impiego di farmaci appropriati,
specificatamente i broncodilatatori, sin dalle fasi iniziali. La nuova
soluzione terapeutica per la BPCO si chiama glicopirronio bromuro (SEEBRI),
nuova generazione di antimuscarinico a lunga durata d'azione, che con una sola
somministrazione quotidiana agisce gia' entro 5 minuti dall'inalazione ed e'
capace di indurre una broncodilatazione di almeno 24 ore, riducendo le
riacutizzazioni della patologia e garantendo un rapido sollievo dai sintomi al
risveglio mattutino, nella fase piu' critica per il paziente. "La
rapidita' di insorgenza dell'effetto broncodilatatore del glicopirronio bromuro
e' maggiore rispetto ad altri broncodilatatori, consentendo cosi' un piu'
rapido sollievo dai sintomi soprattutto al mattino, quando questi ultimi sono
piu' fastidiosi per il paziente - continua il dottor Luigi Ferritto - Il suo nuovo inalatore non richiede inoltre manovre
complesse, sinergismo fra erogazione e inspirazione e importanti sforzi
inspiratori, facilitando cosi' la corretta assunzione della terapia". Il glicopirronio bromuro viene infatti erogato
con Breezhaler, il nuovo dispositivo che consente un controllo visivo
(si puo' controllare ogni volta se la polvere con il farmaco e' stata
effettivamente inspirata tramite l'inalazione) acustico (praticando una
corretta inalazione la capsula con il farmaco si sente vibrare), gustativo (la
polvere miscelata al farmaco contiene uno zucchero che se correttamente
aspirato si deposita in bocca e se ne sente il gusto). Il nuovo dispositivo
viene inoltre attivato dall'inspirazione di chi lo usa e non richiede, di
conseguenza, coordinazione fra l'erogazione e l'inspirazione, una manovra
spesso errata con altri inalatori piu' tradizionali. Glicopirronio bromuro e'
disponibile in farmacia per il trattamento dei pazienti affetti da BPCO ed e'
rimborsato dal Servizio sanitario nazionale.