MADDALONI. Un
tempo c’erano l’indimenticabile Don Salvatore D’angelo, fondatore del Villaggio
dei Ragazzi, e la contemporanea opera dei Marzaioli a richiamare il Giro
d’Italia a Maddaloni. Oggi i tempi saranno pure cambiati, ma la tradizione
continua. Continua senza bici, ma in sella alla Vespe, il motociclo per
eccellenza. Sarà un caso, ma troviamo
sempre un D’angelo (questa volta Vincenzo)e
un Marzaioli (all’anagrafe Alberto) che
accoglieranno, quest’anno il 15
settembre a Maddaloni, il Giro d’Italia delle Vespe d’epoca . Nell’
occasione Maddaloni sarà adibita a villaggio vespistico: vero cuore pulsante e centro di ritrovo. Vespa
è l’unico scooter al mondo che sa farsi amare, tanto da essere curato e
conservato ben oltre il tempo di vita medio di ogni altro veicolo, fino a
diventare oggetto di culto, vero e proprio pezzo da collezione, emblema di uno
stile di vita. Vespa ha saputo anticipare i rivolgimenti culturali che hanno
attraversato il mondo in oltre sei decenni, vestendo il ruolo di protagonista
nelle rivoluzioni di costume legate ai giovani, alla moda, alla musica. Vespa è
stata protagonista nella vita di intere generazioni diventando portatrice di
valori di eleganza, libertà e amicizia. E nei decenni , Vespa ha saputo creare
uno stile unico e inconfondibile legato alla sua anima cosmopolita. Ora il web,
sintesi perfetta di un mondo sempre più privo di frontiere, diventa il luogo
per condividere questi valori fondamentali, dei quali Vespa è ambasciatrice. A
Maddaloni l’amore dei fan per la Vespa è
nato da subito, tanto da spingere molti possessori
guidati dal presidente Vincenzo D’angelo e dal suo vice Marzaioli Alberto a percorrere
migliaia di km portando il nome di
Maddaloni in giro per l’Italia. Bisogna ricordare che l’’amore per la Vespa,
inoltre, rappresenta un caso unico nella storia della mobilità e del costume,
poiché viene prodotta ininterrottamente da 67 anni. Ha conquistato tutto il
mondo in oltre diciotto milioni di esemplari e non ha smesso mai di evolversi
(l’ultimo esempio è la futuristica Vespa 946, costruita a mano negli
stabilimenti di Pontedera). Tantissime
sono le iniziative che il Vespaclub di Maddaloni, in collaborazione con la Pro Loco
di Maddaloni e il Lions club Calatia che
stanno mettendo in cantiere per
accogliere le centinaia di vespisti provenienti da tutta l’Italia. Sarà una giornata dove i tanti vespisti saranno ospitati con le loro meravigliose
vespe d’epoca su Corso I Ottobre, trasformato in cittadella vespistica dove con la Pro Loco di Maddaloni farà da cicerone e consegnerà depliants
del nostro territorio. Mentre i Lions, fedeli alla tradizione di
service, con i loro gazebo accoglieranno
i quattro vespisti che portano avanti la
lotta all’autismo. Per ogni città,
almeno una volta nella vita può arrivare il treno della svolta, di un
risveglio. Dopo anni di pianti e miserie, anche Maddaloni per un giorno può
ritornare a sorridere: farlo in modo diverso, spontaneo, sincero. Farlo stando
insieme, riunendo i suoi abitanti e non solo, riscoprendo il suo ricco e
fantastico territorio. Non è più un segreto: manca davvero poco al Giro d’Italia
in Vespa per la lotta contro l’autismo. Domenica 15 Settembre, ormai, la si
attende con ansia e i preparativi fervono per mostrare una cittadina splendida
forma. Tutto avrà inizio dal primo mattino: quando le vespe faranno bella
mostra di se lungo il Corso I Ottobre , per il pubblico, e tra queste eccezionalmente saranno esposte
la vespa 98, anno 1946 -1947, la vespa 125 sport 6 giorni anno 1953, la vespa
tap 125 1956, usata dalle forze armate francesi x la guerra in libia . Dai bar e locali,
che faranno assaggiare una ricca
colazione (e qui va un particolare
ringraziamento al bar del Principe che nell’occasione organizzerà un buffet di colazione cornetti
sfogliate crostate baba',,degustazioni di creme e un pacchetto di dolci in
offerta per i vespisti a euro 2,50 da portare a casa), un saluto sarà riservato
al Villaggio del grande Don Salvatore, aspettando il Sindaco De Lucia per lo
start iniziale, che vedrà una carovana di motori e colori giungere fino a Valle
di Maddaloni, accolta dai nostri vicini. Lì a fare gli onori di casa accogliere,
ci sarà l’intera amministrazione comunale . Un omaggio, una stratta di mano, un
aperitivo e poi di nuovo in sella fino
alla collina di S. Michele Arcangelo per accendere un cero al nostro Santo protettore.
La giornata vedrà il calar del sipario al ristorante “La Capannina” dove i
vespisti pranzeranno insieme in attesa della premiazione. L’estate è ormai alle
porte, settembre è giunto: siamo pronti, il semaforo è già sul rosso, i motori
caldi – Aspettateci perché questo è solo il warm up.
Carlo Scalera