Giovanni d'Agata |
Un precedente significativo in
materia di Tutor, il sistema elettronico che consente il controllo a posteriori
della velocità dei veicoli in tratti di strada predeterminati, con la sentenza
n. 344/2013 del Giudice di Pace di Pozzuoli che ha esaminato i presupposti
autorizzativi per porre in essere rilevando un importante gap nel procedimento
di omologazione degli apparecchi. Nel caso di specie è stata evidenziata dal
giudice onorario flegreo una carenza del sistema “Vergilius”, per il quale sono
stati ritenuti nulli i verbali perché l’omologazione è stata originariamente
richiesta da un noto gruppo che poi l’ha girata alla sua società di servizi. Accolta, quindi, l’opposizione a sanziona
amministrativa ex articolo 23 della legge 689/81 ed annullata la multa di 212
euro di cui al verbale notificato dalla polizia stradale per l’eccesso di
velocità rilevato dal sistema elettronico di rilevamento Sicve (Tutor). Osserva correttamente il giudice che da una
certa data in poi alla società che aveva proposto originariamente la richiesta
per l’omologazione era subentrata un’altra società nelle attività ed in tutti i
rapporti attivi e passivi relativi alla gestione di zone a traffico limitato e
ai Sicve. Tale atto di trasferimento non consentito dalla normativa ai fini
della validità della richiesta dell’omologazione, rende nulle le sanzioni
rilevate in virtù all’articolo 192 del regolamento di attuazione del codice
della strada, secondo cui «la omologazione o la approvazione di prototipi è
valida solo a nome del richiedente e non è trasmissibile a soggetti diversi». È pur vero che la seconda azienda risulta
soltanto un società di servizi del gruppo che originariamente aveva fatto la
richiesta, ma costituisce comunque una distinta compagine con organi societari
diversi. Ovviamente, evidenzia, Giovanni
D’Agata, presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, tale
principio rilevato dal giudice di Pace è analogicamente applicabile tutte
quelle volte che dalle società specializzate in materia di rilevazioni
elettroniche non è rispettato il dettato regolamentare che disciplina puntualmente
l’iter autorizzativo o di omologazione degli strumenti. Procedimenti che sono
volti alla tutela della correttezza e trasparenza dell’agire amministrativo.
c.s.