02 settembre 2013

LAVORI DI SISTEMAZIONE ED ADEGUAMENTO DELLA RETE FOGNARIA DEI TRATTI ALLOGGIATI NEL TORRENTE TORANO


 Antonio Ferrante


PIEDIMONTE MATESE. La Giunta Comunale di Piedimonte Matese, ha approvato la progettazione preliminare dell’intervento di SISTEMAZIONE ED ADEGUAMENTO DELLA RETE FOGNARIA DEI TRATTI ALLOGGIATI NEI CANALI TORRENTIZI DEL TORRENTE TORANO E NEGLI AFFLUENTI TRANSITANTI NEL CENTRO URBANO, redatta dall’U.T.C. per l’importo complessivo di € 1.500.000,00 inserendo il predetto intervento nel Piano Triennale delle OO.PP. 2013/2015 ed elenco annuale 2013. Nella rete attuale, ha ribadito l’Assessore delegato Antonio Ferrante, sono presenti circa 2.160 ml di condotte fognarie di tipo misto, contenenti quindi anche acque nere, che sono posate interrate al margine laterale di una delle banchine, prevalentemente la sinistra, nel verso della corrente dei canali torrentizi attraversanti il centro urbano e sistemati negli anni '60÷'70 con fondo e pareti laterali in calcestruzzo armato. Alcuni tratti di questi canali torrentizi risultano anche completamente interrati sotto la sede stradale, con la loro struttura di copertura a formare il fondo stradale, rivestito, poi, di pavimentazione bituminosa. La  rete fognaria di Piedimonte Matese può essere distinta in due tratti: un primo tratto, dalla Sorgente Torano fino alla estremità della Piazza V. Cappello, ed un suo affluente dalla Piazza S. Domenico, completamente interrato (a cielo coperto) , che si sviluppa per circa 1.110 ml di lunghezza; un secondo tratto, dal ponte in prossimità della Sorgente Maretto e della Centrale Enel al ponte dell'Epitaffio, completamente scoperto (a cielo aperto) , che si sviluppa per circa 1.050 ml di lunghezza. Nel primo tratto i chiusini dei tombini di ispezione della tubazione fognaria si rilevano prevalentemente a raso dell'estradosso della banchina, mentre nel secondo tratto la maggior parte sono leggermente sopraelevati rispetto all'estradosso della banchina (circa 10-20 cm). Questa "anomala" situazione dello stato di fatto di tali tratti fognari , la cui realizzazione risale a oltre 40÷50 anni or sono, per i quali è frequente una notevole percolazione dai chiusini dei tombini (ovviamente non ermetici) delle acque torrentizie nelle tubazioni, ha determinato, negli ultimi tempi, delle anomalie di funzionamento all'impianto di depurazione posto lungo Via Canneto, a valle del Ponte dell'Epitaffio, in quanto si riscontrano frequenti portate idriche della fognatura ben maggiori di quelle trattabili dall'impianto, che per tal motivo entra in crisi di funzionamento, con conseguente sversamento di acque in uscita non trattate nella norma. Tale fenomeno, riscontrato solo da poco tempo a questa parte, potrebbe essersi innescato con maggiore entità per la vetustà dei chiusini ovvero per qualche fessurazione della banchina, dovuta al logorio nel tempo del calcestruzzo. Considerando che il malfunzionamento del depuratore è stato anche oggetto di analisi dell'ARPAC la quale ha preannunciato l’applicazione di sanzioni amministrative nei confronti del legale rappresentante dell’Ente si è reso necessario predisporre una progettazione preliminare per una sistemazione ed adeguamento di alcuni tratti di rete fognaria, con delle opere atte ad eliminare la possibile commistione delle acque nere di fogna con quelle torrentizie, a cui spesso si aggiungono anche quelle di scarico della centrale Enel.
Pietro Rossi